Accordo concluso nella mattinata di oggi: Forza Italia rinuncia a Francesco Cascio e converge su Roberto Lagalla candidato a sindaco di Palermo. I dettagli.
Ieri l’accordo in casa centrodestra per la scelta unitaria del candidato sindaco a Palermo è stato annunciato come ormai formalmente concluso. E invece il motore si è ingolfato ancora una volta. E gli incontri che si sono susseguiti fino a tarda sera in un albergo della città, l’Hotel delle Palme, non hanno prodotto il risultato auspicato. Sul tavolo del confronto vi sono stati ancora i tre candidati noti, ovvero Roberto Lagalla per l’Udc, Fratelli d’Italia che rivendica il vice sindaco con Carolina Varchi, Italia Viva di Davide Faraone, e la Nuova Dc di Cuffaro. Poi Francesco Cascio per Forza Italia, Lega, Noi con l’Italia e Coraggio Italia, e Totò Lentini per gli Autonomisti. Ebbene, nella mattinata di oggi l’accordo è stato concluso, almeno da parte di Forza Italia. Del resto, come trapelato ieri sera, bisognava solo definire alcuni dettagli, dopodiché la fumata sarebbe stata bianca. Dunque: Francesco Cascio si ritira, e Forza Italia converge su Lagalla. In una nota si legge: “Forza Italia ha fatto una scelta di generosità e buonsenso, mettendo da parte l’interesse personale, per consentire al centrodestra di tornare vincente e ai cittadini di Palermo di voltare finalmente pagina rispetto a questi troppi anni di degrado. Forza Italia, che pure è il primo partito della coalizione in Sicilia, ha chiesto a Francesco Cascio di rinunciare alla sua candidatura a sindaco della città di Palermo e sosterrà il progetto di Roberto Lagalla. Ringraziamo Cascio per il suo senso di responsabilità, quello stesso per cui, da 25 anni a questa parte, Forza Italia lavora, come ha fatto oggi ancora una volta, per tenere unita la coalizione”. In verità il nodo al pettine sarebbe ancora il Musumeci bis, la ricandidatura di Musumeci a Presidente della Regione, osteggiata dalla Lega e da una parte di Forza Italia fedele a Miccichè, e sostenuta con forza da Fratelli d’Italia che intende, al momento in modo irremovibile, abbinare l’accordo sul candidato sindaco a Palermo anche alla scelta del candidato presidente della Regione alle elezioni di novembre, ovviamente puntando sul secondo mandato dell’attuale governatore. E poi, perché no: anche, in prospettiva, verso le elezioni politiche della primavera del 2023. Tuttavia la Lega insiste sull’opportunità di limitare la trattativa su Palermo, e il segretario regionale, Nino Minardo, ribadisce: “Siamo in netto ritardo. Il centrodestra non può presentarsi diviso, bisogna avere un solo candidato e dimostrare senso di responsabilità e gioco di squadra mettendo da parte personalismi e risentimenti. Lagalla è persona che stimo e sicuramente all’altezza, così come lo è Francesco Cascio. Delle elezioni Regionali la coalizione ne parlerà successivamente e sarà la classe dirigente siciliana, senza alcuna imposizione romana, a fare sintesi scegliendo la soluzione che unisce di più e che ci consentirà di vincere”.