Dall’inchiesta sulla strage a Ravanusa dello scorso 11 dicembre emergerebbe che una saldatura ceduta nella rete del gas potrebbe avere causato l’esplosione che ha provocato la morte di 9 persone, compresa una donna incinta alla vigilia del parto. Nella rete del metano in via Trilussa è stato sistemato un raccordo a forma di S con vari tronchetti saldati fra di loro. Ebbene, una delle saldature ha ceduto, e il gas ha iniziato a fuoriuscire. Al lavoro vi è un gruppo di esperti, coordinato dal docente universitario a Palermo, Antonio Barcellona. Il raccordo è adesso sotto esame in un laboratorio specializzato, a cui partecipano anche i consulenti nominati dai 10 indagati, tra i vertici nazionali e regionali di Italgas, dirigenti e tecnici. I Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, diretto dal colonnello Vittorio Stingo, hanno raccolto anche decine di testimonianze fra gli abitanti della zona. L’inchiesta ruota prevalentemente intorno alla gestione dell’impianto. Non sono emerse, al momento, altre concause, né movimenti franosi, né segnalazioni ufficiali su sospetti odori di gas.