Si prospetta un incontro ai massimi vertici per risolvere i contrasti all’interno del centrodestra siciliano sulle elezioni a Palermo e sulle Regionali. I dettagli.
Le trasferte da Palermo a Roma non sono state sufficienti a risolvere i contrasti interni alla coalizione di centrodestra in Sicilia, a danno dell’unità e compattezza in riferimento alla scelta dei candidati alle elezioni Amministrative del 12 giugno e poi delle Regionali a novembre. Ecco perché adesso si ipotizza un incontro tra i massimi vertici, ovvero Berlusconi, Salvini e Meloni, per riunire in extremis il centrodestra. La Lega è d’accordo. Fratelli d’Italia ha posto la condizione che ci si riunisca entro la settimana, possibilmente anche domani, e che si concluda con un patto sulla candidatura unitaria a sindaco di Palermo e pure sulla ricandidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione. Oppure – ecco l’ultimatum della Meloni – la destra virerà su un patto con l’Udc per sostenere a Palermo il candidato sindaco Roberto Lagalla, e alla Regione l’attuale governatore. E il vice presidente del Senato, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa, commenta: “Bene la disponibilità al vertice espressa anche da fonti della Lega dopo la telefonata tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Ora dalla disponibilità occorre passare ai fatti concreti nell’interesse dell’unità del centrodestra. Giorgia Meloni è pronta a incontrare Berlusconi e Salvini anche in video – conferenza”. Se Fratelli d’Italia ritirasse il proprio candidato sindaco a Palermo, Carolina Varchi, per sostenere Roberto Lagalla, sarebbe una mossa deflagrante per il centrodestra perché si formerebbero due coalizioni: la prima di Lega e Forza Italia a sostegno di Francesco Cascio, e la seconda di Fratelli d’Italia e Udc a sostegno di Lagalla. In mezzo vi sarebbe Totò Lentini, che col simbolo del Movimento per le Autonomie non intende indietreggiare. Per frenare questo possibile scenario, il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, ha proposto: “L’invito è ad andare tutti uniti su Francesco Cascio a Palermo, poi vedremo sulle Regionali”. La proposta di Minardo però è stata respinta da Fratelli d’Italia che ha ribadito: “No, non solo Palermo. Si decide adesso anche sul Musumeci bis”. E a fronte di ciò sono risalite le quotazioni di un patto per il Comune di Palermo tra Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima e Udc, rilanciato dal leader Udc, Lorenzo Cesa, che ammonisce: “Non c’è più tempo da perdere, abbiamo un’occasione storica per vincere a Palermo. Faccio quindi un appello a tutti gli alleati del centrodestra: il candidato sindaco c’è ed è Lagalla. Su di lui mi auguro la più ampia convergenza”.