Il presidente di Confesercenti Agrigento, Vittorio Messina, interviene nel merito del progetto di installazione di un rigassificatore a Porto Empedocle. E afferma: “La politica locale è molto debole e non in grado di difendere gli interessi del territorio e delle sue naturali coordinate di sviluppo. Motivi di sicurezza e di compatibilità ambientale, a ridosso di un’area di grande rilevanza culturale come la Valle dei Templi, il Parco Luigi Pirandello e la Scala dei Turchi, hanno provocato le legittime reazioni da parte del mondo della cultura e di tanti operatori economici che puntano alla valorizzazione di un territorio a vocazione turistica. Non si riesce a spiegare perché un impianto che ritengono non pericoloso preveda il divieto di navigazione di qualunque mezzo nel raggio di un chilometro e mezzo nella fase di scarico del gas. Se la legge prevede il divieto della navigazione è perché, ovviamente, un pericolo esiste. E, se un pericolo esiste, il principio di precauzione impone di spostare il sito dell’impianto pericoloso per evitare che un incidente possa produrre conseguenze gravissime. Se la politica locale non dovesse fare prevalere le ragioni e le aspirazioni della popolazione interessata non ci rassegneremo a subire scelte imposte dall’alto e porremo in essere tutte le azioni legali necessarie oltre ad una mobilitazione permanente”.