Il Partito Democratico di Agrigento e il rigassificatore a Porto Empedocle: “Una scelta scellerata, la morte del turismo, i poteri forti, le banche e una classe politica servile”.
Il Partito Democratico di Agrigento è contrario all’installazione di un rigassificatore a Porto Empedocle. E il segretario, Silvio Torregrossa, spiega perché: “Perché anni addietro col referendum i cittadini hanno votato no. Danneggia le prospettive turistiche rendendo la costa agrigentina una nuova Milazzo, Priolo o Gela. Alla Sicilia, per il suo fabbisogno, basta il gas che proviene dall’Algeria. Il rigassificatore lo si allochi altrove, e non a ridosso della Valle dei Templi, dei luoghi Pirandelliani e della Scala dei Turchi, ovvero patrimoni dell’Umanità. Il rigassificatore a Porto Empedocle asseconda solo gli interessi economici dei poteri forti, ovvero le Banche, una società che acquista e rivende gas, e una classe politica servile”, la stessa (aggiunge chi scrive) che spegne le televisioni locali per favorire e ‘arruffianarsi’, perchè sono ruffiani, gli operatori del 5 G. Prosegue Torregrossa: “Agrigento non ha bisogno di un rigassificatore ma di aeroporto, porticciolo turistico, strade, pulizia, rete idrica. Perché provocherà gravi problemi alla balneazione con le scorie del gas. E’ la morte del turismo. I nostri dubbi: i signori del rigassificatore hanno le autorizzazioni da parte della Soprintendenza, e del Genio Civile trattandosi di zona sismica? Hanno ricevuto la concessione della vasta zona dalla Capitaneria di Porto Empedocle? Chiederemo l’intervento del Governo e possibilmente una Commissione d’inchiesta per conoscere ogni cosa”. Aggiunge chi scrive: “Torregrossa, tempo perso è”.