Anche ad Agrigento si pagherà, tra pochi giorni, la tassa di soggiorno, approvata dal Consiglio comunale lo scorso 2016, e poi congelata a causa del blocco all’istituzione di nuove tasse sancito dalla Finanziaria Regionale del 2016. Adesso, invece, a seguito di una correzione nell’ultima Finanziaria, la tassa potrà essere applicata non già a decorrere dal primo gennaio 2018 ma, come ha deliberato la giunta comunale presieduta dal sindaco Firetto, dal prossimo 15 luglio in poi. Le tariffe sono comprese da 1 euro a 3 euro. E se da un lato dunque l’amministrazione ritiene opportuno che anche ad Agrigento si paghi la tassa di soggiorno, con lo scopo di intervenire in modo significativo sul miglioramento dei servizi al settore turistico e sul decoro urbano in modo da poter rendere più attraente e competitiva la città al pari delle altre mete turistiche, dall’altro lato la Confesercenti ribadisce il suo secco no alla tassa di soggiorno. Ascoltiamo nel merito il presidente Confesercenti, Vittorio Messina.
E gli albergatori e tutti gli altri operatori del settore come hanno reagito? Ascoltiamo nel merito il presidente FederAlberghi, Francesco Picarella, che abbiamo raggiunto al telefono.
Le Interviste al Vg di Teleacras.