Sono in bilico i 9mila precari sanitari assunti a tempo determinato durante la pandemia. Razza annuncia una norma a rimedio nel “Milleproroghe” o altro provvedimento.
L’emergenza sanitaria legata al covid trascina con sé anche un’impellenza occupazionale attualmente insorta in Sicilia, ovvero la stabilizzazione delle migliaia di lavoratori, tra medici, infermieri, tecnici e amministrativi, che sono stati assunti con contratto a tempo determinato per fronteggiare la pandemia e che adesso sono prossimi alla scadenza del contratto, il 31 marzo, quando cesserà, a meno di imprevisti, lo stato di emergenza. Ebbene, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha annunciato l’inserimento di una norma nel “Milleproroghe” o in un altro provvedimento per stabilizzare i 9mila sanitari impegnati nella gestione della pandemia ma i cui contratti sono legati allo stato di emergenza. Si tratta di lavoratori impiegati nelle Usca, i reparti, i laboratori e le Aziende sanitarie. E Razza, rispondendo ad un’apposita interrogazione all’Assemblea Regionale, ha sottolineato: “La necessità di questo personale non finirà certamente con la conclusione dello stato di emergenza. Ecco perché stiamo lavorando in Conferenza Stato-Regioni, nell’ambito dell’accordo con lo Stato sui fondi del Pnrr per la sanità, per stabilizzare i precari coprendo le esigenze degli organici”. I nuovi posti di lavoro sarebbero necessari perché il piano di spesa, con i fondi del Pnrr, tracciato dall’assessore Razza, disegna l’insediamento di 146 Case di comunità e 39 Ospedali di comunità. E pertanto, come già rilevato dai sindacati del settore, non sarà possibile insediare alcunché se non si provvede alle assunzioni, a fronte peraltro delle gravi carenze di organico che già attanagliano il sistema sanitario regionale. E i sindacalisti al vertice regionale della Cgil Funzione pubblica, Lucchesi e Agliozzo, spiegano meglio: “Le nuove strutture attualmente sono scatole vuote. C’è dunque la necessità di ridefinire gli organici con nuove assunzioni affinché possano funzionare”. Nel frattempo sono 6.005 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 35.913 tamponi processati. Il tasso di positività è al 16,7%. La regione è al sesto posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 262.478, con un incremento di 1.578. I guariti sono 4.558. le vittime sono 60, per un totale dei decessi a 9.115. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 1.431, 1 in più, e quelli in terapia intensiva sono 111, 5 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 986, Catania 1.194, Messina 1.003, Siracusa 873, Trapani 400, Ragusa 487, Caltanissetta 466, Agrigento 613, Enna 174.