Molto probabilmente venerdì la Sicilia rientrerà in zona gialla. I dati a conferma. Costa: “Superare l’emergenza significa convivenza pacifica con il virus”.
La Sicilia ha numeri da zona gialla. Venerdì, se fosse confermata la tendenza degli ultimi giorni, la cabina di regia nazionale sancirà l’abbandono della zona arancione. I numeri erano migliorati già la scorsa settimana, ma per passare alla fascia di rischio inferiore servono almeno due settimane di fila di permanenza sotto le soglie fissate. Nei reparti ordinari la percentuali dei posti letto occupati da pazienti con covid in Sicilia è al 37%, quindi 7 punti percentuali sopra il tetto massimo. Ed è il dato che preoccupa di più, visto che conferma lo stato di difficoltà attraversato dagli ospedali siciliani su cui la pressione permane. Per quanto riguarda le terapie intensive l’occupazione è al 15%, a fronte di una soglia del 20 per cento. Entrambi i dati sono in calo rispetto a 7 giorni fa. Resta invece sopra il limite l’incidenza settimanale dei casi. La colorazione cambia solo se tutti e tre i parametri sono positivi. E verso il superamento dello stato di emergenza, almeno secondo quanto si auspica, si intensifica la campagna vaccinale, sia per completare il ciclo con la terza dose, per la vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni, e per incoraggiare i riottosi. A Lampedusa l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, competente per territorio, ha organizzato 3 giorni di Open day per consentire al maggior numero di isolani di vaccinarsi. L’Azienda, che ha aperto le porte del poliambulatorio di contrada Grecale, comunica: “Al lavoro vi è un’equipe composta da 11 operatori, tra medici, infermieri, educatori e personale amministrativo, coadiuvato da un team dell’Esercito”. Ed in riferimento alla cessazione dell’emergenza sanitaria, il commissario a Palermo, Renato Costa, afferma: “E’ sbagliato pensare che il covid scomparirà, starà con noi ancora per diverso tempo. La domanda vera è un’altra: a che punto siamo con la convivenza pacifica? E io penso che siamo a buon punto e che chi si vaccina, presto, potrà tornare a vere quote di normalità senza rischi. Questo intendevo quando ho parlato di una emergenza in esaurimento. E’ un passaggio che va affrontato con cautela e ottimismo. Il covid sta finendo è un motivetto che si può anche canticchiare, parafrasando un noto successo balneare, purché il significato sia orientato verso coordinate specifiche: vaccini e attenzione” – conclude. Nel frattempo sono 7.248 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 47.948 tamponi processati. Il tasso di positività è al 15,1%. La regione è al sesto posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 277.811, con un aumento di 3.818. I guariti sono 3.959. Le vittime sono 51, per un totale dei decessi a 8.866. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 1.509, 30 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 124, 3 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 1.432, Catania 1.499, Messina 890, Siracusa 1.111, Trapani 349, Ragusa 683, Caltanissetta 458, Agrigento 670, Enna 204.