Musumeci, a Roma come Grande Elettore del presidente della Repubblica, ha incontrato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e Nino Minardo, segretario regionale della Lega. Gli esiti.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, votato dall’Assemblea Regionale, insieme a Gianfranco Miccichè di Forza Italia e a Nuccio Di Paola del Movimento 5 Stelle, come Grande Elettore del presidente della Repubblica, ha colto l’occasione della presenza a Roma per incontrare la leader di “Fratelli d’Italia”, Giorgia Meloni. L’incontro è seguito all’annuncio dell’azzeramento della Giunta regionale dopo lo sgambetto in Assemblea a Musumeci nella votazione dei Grandi Elettori, che tanto clamore ha sollevato e che poi si è attenuato, se non congelato, nel corso del tempo, rinviato a dopo l’approvazione dell’esercizio provvisorio. Nel frattempo Musumeci ha avviato un confronto con i rappresentanti dei partiti della maggioranza di centrodestra. E in tale contesto (è molto probabile) è maturata anche la visita a Giorgia Meloni. Ebbene, almeno secondo quanto trapelato non ufficialmente, la Meloni, durante le circa 4 ore di conversazione, avrebbe condiviso e benedetto la ricandidatura di Musumeci alla presidenza della Regione alle elezioni nel prossimo autunno. Testimoni di ciò sarebbero i coordinatori regionali di “Fratelli d’Italia”, Giampiero Cannella e Salvo Pogliese, l’assessore regionale Manlio Messina, il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, e il vicepresidente del Senato Ignazio la Russa, che sono stati presenti al dialogo tra Giorgia e Nello. Ancora secondo quanto emerso da indiscrezioni non confermate, ma nemmeno smentite, in Sicilia si dovrebbe procedere, se non proprio all’azzeramento, ad un rimpasto della giunta regionale, con un governo del Presidente, ovvero: dentro la giunta vi sarà posto solo per le forze politiche che intendono sostenere con convinzione la ricandidatura di Musumeci. E non solo: l’accordo romano con la Meloni avrebbe sancito anche una stretta collaborazione politica tra “Fratelli d’Italia” e il movimento di Musumeci, “Diventerà Bellissima”. Punto. Nel frattempo, il presidente della Regione ha incontrato a Roma anche il segretario regionale della “Lega”, Nino Minardo, e l’esito non è stato lo stesso. Infatti è stato poi diffuso un intervento alquanto freddo e raffreddante. E si legge: “Ribadiamo la volontà di andare avanti fino alla naturale scadenza della legislatura alla Regione. Minardo si riserva di confrontarsi con il partito in Sicilia e con il leader Matteo Salvini prima di esprimersi sulla ricandidatura di Musumeci alla presidenza della Regione”. A fronte di ciò, a meno di altre evoluzioni, in Sicilia per le Regionali si profila un “derby” tra “Lega” e “Fratelli d’Italia”, tra fratello Matteo e sorella Giorgia, e la “fiamma tricolore” si alimenterebbe sempre di più.