Consuntivo 2021 e impegni 2022 del presidente della Regione, Nello Musumeci: “Nei prossimi 6 anni attesi in Sicilia circa 30 miliardi di euro. Sono necessari i progetti”.
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, come secondo storica tradizione a Palazzo d’Orleans, è intervenuto tracciando un consuntivo dell’anno trascorso e una panoramica in prospettiva verso il 2022. Il governatore si è soffermato, in particolare, sulla pandemia, tra risvolti sanitari, economici e sociali, poi gli investimenti in Sicilia, le infrastrutture, e l’unità del centrodestra. Nel merito degli investimenti è intervenuto così: “Siamo soddisfatti per il lavoro fatto nell’ultimo anno. Iniziamo a cogliere il frutto di un lavoro di semina che è stato difficoltoso e impegnativo. Si aprono sempre più cantieri e impegniamo sempre più risorse. E vogliamo anche lanciare alcune sfide, come quella della transizione ecologica: ci siamo candidati come una delle più importanti regioni green dell’Italia soprattutto con l’utilizzo dell’idrogeno. E’ un’ambizione che abbiamo condiviso col ministro Roberto Cingolani, e ci sono le condizioni per farlo”. E poi ha aggiunto: “In Sicilia nei prossimi 6 anni arriveranno circa 30 miliardi di euro provenienti da diversi fondi, e hanno bisogno di progetti, alcuni in tempi brevi. Altre risorse possono essere finalizzate con obiettivi a media scadenza. Come governo dobbiamo adoperarci affinché la Regione possa dotarsi dei progetti necessari di nostra competenza”. E poi, a fronte dell’aggravarsi della pandemia, Musumeci ha affermato: “In Sicilia i parametri d’emergenza, tra occupazione dei posti letto e indice di contagio, sono preoccupanti. Nel frattempo devo dare atto ai siciliani di avere rispettato le norme di sicurezza. Aumentano le prime dosi di vaccino. C’è un opera di conversione da parte di chi sembrava irriducibile. I nostri hub stanno lavorando con la possibilità di vaccinare quante più persone possibili”. E poi, sui trasporti e la piaga sanguinante dei collegamenti in treno, Musumeci spiega: “La condizione attuale delle Ferrovie in Sicilia è lo specchio di oltre 40 anni di vergognoso abbandono da parte dei governi che si sono alternati a Roma. In materia di dotazione infrastrutturale c’è stata una latitanza dei governi nazionali, e lo voglio dire senza mezzi termini. Le novità degli ultimi anni sono essenzialmente dovute all’azione incalzante e costante che il nostro governo ha esercitato su Rete Ferrovie Italia e TrenItalia attraverso l’impegno di tutti”. E poi, in ambito politico, il presidente rilancia la necessità di garantire compattezza nel centrodestra. E sottolinea: “Questa è una coalizione assolutamente unita, il centrodestra è unito, e in Sicilia non è solo sulla carta. A Palazzo d’Orleans c’è una coalizione compatta, e l’affinità degli obiettivi ci consente di superare le difficoltà. Ci aspetta una stagione ricca di sfide che vede la coalizione di governo particolarmente impegnata in una unità che non è fittizia”. E poi, in conclusione: “Penso sia giusto convocare un incontro all’inizio del nuovo anno con i segretari di partito per definire tre o quattro disegni di legge già presentati dal governo e concordare quali possano essere quelli prioritari. Forse abbiamo lavorato troppo in silenzio, non abbiamo saputo meglio organizzare la nostra comunicazione esterna, ma forse questa sobrietà può essere motivo di apprezzamento da parte della pubblica opinione”.