Come ormai secondo prassi, il governo Musumeci ha approvato l’esercizio provvisorio del bilancio fino al 30 aprile. Atteso l’ok dell’Assemblea che ha appena votato le variazioni di bilancio.
Accade ormai dalla prima decade del nuovo centennio. L’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Siciliana è una tradizione consolidata. Lo strumento contabile non è approvato entro il termine dell’anno in corso, e, dunque, è provvisorio, rinviato di uno, due, tre o massimo quattro mesi. Fino ad aprile. E adesso il governo Musumeci, anziché procedere un mese dopo l’altro, rateizzando la provvisorietà come lo è stato nel 2020, lo ha subito prorogato fino a quando è possibile, ovvero al 30 aprile. La giunta regionale, appositamente riunitasi, ha approvato l’altrettanto apposito disegno di legge proposto dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao. Il provvedimento giace all’Assemblea Regionale, che lo approverà prima del brindisi di Capodanno. Nel frattempo Sala d’Ercole ha votato le variazioni di bilancio. Di rilievo è stata l’intesa raggiunta sui fondi ai Comuni. Prima è stato paventato un taglio di 10 milioni di euro, poi, a fronte delle barricate, sono state tagliate altre spese, e, infine, non solo è stata scongiurata la riduzione di 10 ma sono stati reperiti altri 5 milioni di euro destinati alle casse dei Municipi. Poi è stata rispettata un’altra tradizione natalizia, ossia la proroga dei precari regionali. In verità, il governo Musumeci nel corso del 2021 ha sfornato la tanto attesa legge di stabilizzazione, ma è stata impugnata e restituita al mittente dal Consiglio dei ministri. Pertanto, per altri due anni, fino al 31 dicembre 2023, sono stati prorogati i contratti a tempo determinato di circa 4200 Asu, i lavoratori impegnati in attività socialmente utili, e più o meno altri 500 dislocati in vari Enti ramificazioni dell’albero Regione. Tra l’altro, è stato confermato l’emendamento redatto in Commissione Bilancio che stanzia 1 milione di euro per fronteggiare l’emergenza logistica insorta a Ravanusa dopo la strage dell’11 dicembre. Sala d’Ercole è convocata giovedì 30 dicembre. All’ordine del giorno vi è l’ok all’esercizio provvisorio, garantendo quindi le spese solo ordinarie compreso il pagamento degli stipendi. Del resto si discuterà dalla metà di gennaio in poi. Insorge ancora una volta l’Ance, l’Associazione dei costruttori edili, che ribadisce: “E’ un disastro. Nel 2021, fra esercizio provvisorio, bilancio approvato ad aprile e successivi intoppi, le imprese avanzano ancora crediti per lavori eseguiti a novembre 2020. Un ulteriore esercizio provvisorio aggiunge altri ritardi per i pagamenti dei lavori eseguiti successivamente e di quelli del prossimo anno. Non possiamo più sostenere le anticipazioni bancarie né chiederne di altre”.