Fondi pubblici per fini privati, tortura e sequestro di persona a danno di disabili: la Guardia di Finanza arresta 17 persone a Castelbuono. Misure cautelari per altri 18 indagati. E’ stata l’operazione “Relax”.
La Guardia di Finanza del Comando provinciale di Palermo ha lavorato tra la notte e l’alba di oggi perché dal Tribunale di Termini Imerese è stata spiccata un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 35 indagati. Sono persone che, con ruoli diversi, hanno operato nella Casa di assistenza per disabili gravi “Suor Rosina La Grua Onlus” a Castelbuono. E a vario titolo gli si contestano le ipotesi di reato di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, malversazione e frode nelle pubbliche forniture. In carcere sono reclusi 10, altri 7 sono ristretti ai domiciliari, a 5 è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza, e ad altri 13 è vietato lavorare per un anno. Contestualmente sono state sequestrate disponibilità finanziarie per circa 6 milioni e 700mila euro, e ciò perché amministratori e soci avrebbero utilizzato i fondi pubblici anche per fini privati. Loro, con documentazione falsa, tra relazioni tecniche e rendiconti delle prestazioni, hanno ottenuto l’accreditamento dalla Regione Sicilia e quindi la convenzione con l’Azienda sanitaria. E negli ultimi 5 anni hanno incassato 6 milioni e 200mila euro. E una parte dei soldi, più o meno 470mila euro, anziché per i bisogni dei pazienti o per le ristrutturazioni a fronte di gravi carenze, sarebbe stata distratta, ovvero rubata, da amministratori e soci per fini privati, come il pagamento di compensi non dovuti, acquisto di automobili, viaggi e soggiorni, compere di prodotti alimentari, gioielli e regali. Un funzionario dell’Azienda sanitaria di Palermo è indagato di corruzione perché non avrebbe controllato e verificato come invece avrebbe dovuto. E ciò in cambio dell’assunzione del figlio e della nuora. Al funzionario è contestato anche il reato di frode nelle pubbliche forniture, perché le prestazioni pubbliche fornite dalla Casa di assistenza ai pazienti sarebbero state molto sotto agli standard qualitativi previsti. Ecco perché è una frode. L’inchiesta ha sollevato il velo su maltrattamenti, crudeltà e violenze subite dai 23 disabili fisici o psichici ospiti della struttura. Le condotte incriminate sono ritenute gravissime, tanto che sono configurati anche i reati di tortura e sequestro di persona. Il personale della Casa di assistenza, con la compiacenza della proprietà, avrebbe inferto punizioni, come il digiuno, o percosse, strattonamenti, calci, schiaffi, e offese gratuite e denigranti. In alcuni casi i disabili sono stati rinchiusi sia di giorno che di notte in una stanza di pochi metri quadrati, denominata la “sala relax”, vuota, al buio e senza servizi igienici. E loro hanno implorato di uscire, supplicando acqua o cibo, costretti a sbrigare i propri bisogni sul pavimento. Ecco perché l’operazione è stata intitolata “Relax”. E poi, i presunti malvagi, avrebbero somministrato ai pazienti, in dosi massicce, farmaci sedativi non prescritti, e solo perché i presunti malvagi non avrebbero voluto essere disturbati durante il turno di lavoro di notte. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale nell’ordinanza scrive: “Gli ospiti del centro sono stati sottoposti ad un regime di vita che non è eccessivo definire contrario al principio di umanità. I pazienti hanno scontato quotidianamente la pena della loro disabilità con l’ essere sottoposti a torture sistematiche che aggravavano la loro condizione mentale e ne devastavano il corpo”. Il comandante della Guardia di Finanza, Antonio Nicola Quintavalle Cecere, commenta: “Ancora una volta la Guardia di Finanza di Palermo, nel corso di indagini nel settore della spesa pubblica, si imbatte purtroppo in episodi di maltrattamenti nei confronti di soggetti indifesi. Abbiamo liberato da un vero e proprio lager i disabili, che adesso sono stati affidati ad una struttura idonea. Siamo sicuri che il prossimo Natale sarà per loro più sereno, e gli auguriamo di vivere un anno nuovo con le cure e le attenzioni che meritano”.