All’Assemblea Regionale in discussione un disegno di legge per il rinvio delle elezioni Provinciali già in calendario il prossimo 22 gennaio. Dettagli e interventi.
Il prossimo 22 gennaio si voterà per eleggere gli amministratori delle ex Province siciliane superando la stagione dei commissariamenti. Si tratta di elezioni di secondo livello, quindi a votare saranno solo i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Si vota un solo giorno, dalle ore 8 alle 22, sabato 22 gennaio. E le operazioni di scrutinio inizieranno il giorno successivo, domenica 23, alle ore 8. Si tratta di elezioni attese da 12 anni. Ad Agrigento, ad esempio, l’ultimo presidente della Provincia eletto è stato Eugenio D’Orsi. Ebbene, un fronte politico trasversale, armeggiato da Partito Democratico, Lega, Forza Italia, Autonomisti e Udc, ha presentato una richiesta di rinvio. E il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, spiega il perché: “Perché votare alla vigilia delle elezioni Amministrative è una cosa abbastanza strana. Quelle delle Province sono elezioni di secondo livello, e chi è eletto fa parte di un’Amministrazione comunale in carica. Se un sindaco eletto alla Presidenza della Provincia dovesse decidere di candidarsi alle successive Regionali autunno 2022, e decade o si dimette, oppure non dovesse essere riconfermato alle successive Amministrative primavera 2022, bisognerà ritornare al punto di partenza e ripetere le elezioni Provinciali in quella Provincia. Avremmo dovuto votare anni fa. Farlo adesso, tre mesi prima delle Amministrative, è un argomento che divide molti. Una cosa che Musumeci dovrebbe fare, invece, se davvero vuole bene, come dice, alle Province, è fare insediare le Assemblee dei Sindaci, di cui fanno parte tutti i sindaci della provincia. La legge ne consente l’insediamento. E se un sindaco decade perché non rieletto sindaco, è sostituito dal suo successore sindaco eletto, senza bisogno di votare di nuovo. Così queste benedette Province comincerebbero a funzionare” – conclude. E in Commissione Affari Istituzionali all’Assemblea Regionale è stato appena depositato, ed è in discussione, un disegno di legge, primo firmatario Tommaso Calderone di Forza Italia, e sostenuto anche da Partito Democratico, Lega, Autonomisti e Udc. Nel testo vi sono soltanto due articoli, che rinviano le elezioni Provinciali dal 22 gennaio ad una data compresa fra il 30 giugno e il 30 dicembre 2022. Nella relazione allegata al testo si cita il caso delle Province di Palermo, Catania e Messina, dove i rispettivi sindaci sono molto probabilmente destinati a cessare dalla carica. Leoluca Orlando a Palermo dove si vota per le Amministrative nella primavera del 2022, Salvo Pogliese a Catania per la legge Severino, e Cateno De Luca a Messina se si dimette da sindaco per candidarsi a presidente della Regione. In tali tre casi bisognerà ripetere le elezioni Provinciali a Palermo, Catania e Messina dopo le prime del 22 gennaio.