Ad Agrigento ignobilmente accade che da 7 anni, a causa della indisponibilità della sede originaria, gli studenti dell’Istituto professionale Ipia “Fermi” sono stati trasferiti in una sede provvisoria (da 7 anni provvisoria) nella zona industriale della città, a diretto contatto con fumi, esalazioni e sostanze tossiche. Tanti sono stati gli appelli affinchè gli organi preposti risolvano quanto di ignobile accade. Adesso l’associazione ambientalista “MareAmico”, tramite il coordinatore, Claudio Lombardo, ha scritto una lettera al Prefetto, al Commissario della Provincia e alla Procura di Agrigento. Lombardo afferma: “Intendiamo conoscere quali sono i motivi che impediscono lo spostamento degli studenti dell’Ipia. In questi lunghi 7 anni, tanti di loro hanno manifestato fenomeni allergici ed asmatici, probabilmente causati dalla vicinanza degli insediamenti industriali. Dopo tante proteste ed esposti alle Forze dell’ordine da parte dei genitori degli studenti, nel 2018 la Prefettura di Agrigento aveva promosso una riunione. Durante l’incontro l’Azienda sanitaria di Agrigento ha dichiarato che le scuole non possono essere ubicate in una zona industriale. E la Provincia ha dato la disponibilità a trasferire immediatamente gli studenti in altri locali ubicati a Favara. Dopo tre anni nulla è stato compiuto. Gli studenti dell’Ipia non possono più stare lì”.
Lo scorso 7 dicembre, l’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, tramite una nota firmata dal coordinatore Claudio Lombardo, e pubblicata da numerosi organi di stampa locali e regionali, ha annunciato di avere interessato Prefettura, Procura ed ex Provincia di Agrigento nel merito del perdurare da 7 anni del trasferimento, che avrebbe dovuto essere provvisorio, dell’Istituto scolastico Ipia “Fermi” nella zona industriale di Agrigento. MareAmico ha chiesto di sapere quali siano i motivi che impediscono lo spostamento degli studenti dall’edificio nella zona industriale, che risulta pericoloso per la loro salute. MareAmico ha aggiunto che gli studenti avrebbero in questi lunghi 7 anni manifestato fenomeni allergici e asmatici, probabilmente causati dalla vicinanza agli insediamenti industriali. Ebbene, la preside dell’Ipia “Fermi”, Elisa Casalicchio, replica: “I fatti narrati non sono veri. Non esistono fenomeni allergici e asmatici probabilmente causati dalla vicinanza degli insediamenti industriali. Non sono stati denunciati alla dirigenza dell’Ipia “Fermi” fenomeni allergici e asmatici. E’ assente, diversamente da quanto asserito dall’autore dell’articolo, un diretto contatto con fumi, esalazioni e sostanze tossiche. L’Arpa effettua controlli sistematici e il relativo esito mai è risultato pericoloso per la salute”.
La preside dell’Ipia “Fermi”, Elisa Casalicchio, replica: “I fatti narrati non sono veri. Non esistono fenomeni allergici e asmatici probabilmente causati dalla vicinanza degli insediamenti industriali. Non sono stati denunciati alla dirigenza dell’Ipia “Fermi” fenomeni allergici e asmatici. E’ assente, diversamente da quanto asserito dall’autore dell’articolo, un diretto contatto con fumi, esalazioni e sostanze tossiche. L’Arpa effettua controlli sistematici e il relativo esito mai è risultato pericoloso per la salute”.