Un emendamento al collegato fiscale stanzia 150 milioni di euro a favore dei Comuni siciliani in difficoltà a concludere i bilanci. Dettagli e interventi.
Dopo il fermento in Sicilia, le burrascose trasferte a Roma a protestare innanzi a Palazzo Chigi, e poi le guerreggianti minacce di dimissioni in massa da parte di almeno 250 sindaci siciliani, adesso a Palazzo Madama, al Senato, in Commissione Finanze, nell’ambito del disegno di legge sul collegato fiscale, giace anche un emendamento “salva Comuni di Sicilia”, allorchè dirotta 150 milioni di euro verso i Municipi dell’Isola. In sintesi è così. Più nel dettaglio e in termini tecnici più per gli addetti ai lavori, i 150 milioni sono stanziati “in considerazione degli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità ma tenendo conto del disavanzo risultante dal consuntivo 2019”. Ok, però “salva Comuni di Sicilia” ma non del tutto. Infatti, il presidente dell’Anci, l’Associazione dei Comuni siciliani, Leoluca Orlando, valuta l’emendamento e commenta: “L’intervento normativo riprende solo in parte la proposta formulata dall’Anci Sicilia, destinando però minori risorse e adottando un criterio di riparto diverso da quello prospettato dalla nostra associazione. A ciò si aggiunga il fatto che, al momento, l’intervento riguarda il solo 2021 e quindi permane l’esigenza di una ulteriore norma che destini uguali risorse anche per il 2022 e per il 2023. Nel testo del disegno di legge di bilancio, infatti, allo stato attuale è prevista all’articolo 173 una norma che per il 2022 e per il 2023 dispone risorse per i soli Comuni in piano di riequilibrio. Resterebbero esclusi la maggior parte dei Comuni siciliani che sono comunque in crisi finanziaria e registrano un disavanzo nei bilanci consuntivi. Tuttavia – conclude Orlando – l’emendamento presentato rappresenta un importante segnale di attenzione”. E la palla al balzo è colta dall’assessore regionale agli Enti Locali, Marco Zambuto, che auspica una rapida approvazione dell’emendamento dei 150 milioni di euro, e rilancia: “Esprimo apprezzamento per la presentazione in Commissione Finanze al Senato dell’emendamento al collegato fiscale che destina 150 milioni di euro a favore dei Comuni siciliani per gli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità. E’ il risultato di un percorso che proprio nelle scorse settimane aveva accompagnato gli amministratori locali siciliani alla manifestazione di protesta a Roma che ha visto il governo Musumeci, fin dal primo momento, al fianco dei sindaci dell’Isola. E’ un’iniziativa realizzata in sinergia con l’Anci Sicilia per tutelare i Comuni che si trovano in gravi criticità finanziarie, a seguito anche delle difficoltà dovute all’emergenza sanitaria in corso. Auspichiamo che sia la Commissione che poi l’Aula possano procedere con l’approvazione della norma che porterà ‘ossigeno’ nelle casse dei Comuni consentendo agli enti in difficoltà di trovare l’equilibrio finanziario necessario per l’approvazione dei bilanci di previsione”.