Cgil, Cisl, Uil e Legambiente Sicilia, tramite i dirigenti, Massimo Raso, Maurizio Saia, Gero Acquisto e Claudia Casa, si sono rivolti al Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, ravvisando il ricorrere di un’emergenza amianto nella provincia agrigentina. Sindacati e Legambiente invocano la convocazione di un tavolo operativo sull’argomento, e, tra l’altro, affermano: “L’amianto, al bando dal 1992, continua a essere parte delle costruzioni in Sicilia per un’estensione stimata nell’isola di ben 50 milioni di metri quadri, pari a centinaia di migliaia di tonnellate di un materiale che per legge dovrebbe essere individuato, rimosso e smaltito. La legge regionale 10 del 2014 prevede tempi strettissimi per le mappature, per le bonifiche e lo smaltimento (entro il 2017), a fronte di risorse invero assai esigue che, di fatto, l’hanno fin qui resa improduttiva. Siamo tuttavia concordi nel ritenere non rinviabile una verifica del suo stato di attuazione nella provincia agrigentina, mirata ad un rilancio delle attività in tutti i Comuni che la compongono. Occorre, quindi, capire se è stata fatta l’opera di monitoraggio prevista dalla legge, se vi sono e quanti sono i “Piani comunali amianto” già predisposti. Tutto questo è propedeutico per studiare e mettere in atto con urgenza dei seri progetti di bonifica a partire dagli edifici pubblici, in modo da tutelare la salute di chi vi opera e degli utenti.”