Il noto imprenditore palermitano, Francesco Zummo, 90 anni, e Fabio Petruzzella, fratello di un magistrato palermitano, sono stati arrestati perché indagati di riciclaggio e auto-riciclaggio aggravati dalla trans-nazionalità, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Palermo a cui hanno collaborato la Procura antimafia di Napoli e la Procura anti-corruzione dell’Albania. Petruzzella avrebbe aiutato Zummo a nascondere, sottraendoli alla confisca, 19 milioni di euro, trasferendoli sul conto di una banca a Tirana, in Albania. La Procura di Napoli ha inquisito una presunta associazione criminale, a lavoro nel riciclaggio dei proventi di un ingente traffico di droga, cocaina e hashish, dal Sud America e dal Nord Africa, scoprendo collegamenti tra gli indagati a Napoli e le indagini a Palermo. La Procura di Palermo ha anche disposto il sequestro di circa 20 milioni di euro, depositati in Albania, e il sequestro preventivo di altri 30 milioni di euro, recuperando i beni sottratti all’esecuzione del decreto di confisca emesso a carico di Francesco Zummo. Alle indagini hanno collaborato istituzioni politiche e autorità giudiziarie svizzere.