La Guardia di Finanza di Trapani ha sequestrato beni aziendali per 300mila euro a Vincenzo La Cascia, 73 anni, indicato come esponente di spicco della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara, e coinvolto, nel maggio del 2018, nell’operazione “Anno Zero” coordinata dalla Procura Distrettuale di Palermo. Il ruolo di ‘campiere’ ricoperto in passato da La Cascia per conto della famiglia Messina Denaro a Castelvetrano, e i contatti che lo stesso La Cascia avrebbe intrattenuto con il boss Matteo, inducono Fiamme Gialle e magistrati a ritenere che Vincenzo La Cascia sia parte della ristretta cerchia degli uomini di fiducia del superlatitante. Lui, per un certo periodo, si sarebbe anche adoperato per diramare ai membri della consorteria mafiosa gli ordini impartiti dal capomafia.