Severa bacchettata dal ministero per le Politiche agricole: bocciati 32 progetti presentati dalla Regione Sicilia. Il commento di Di Caro. La replica di Scilla.
I fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza: il ministero delle Politiche agricole ha ammesso solo 31 dei 63 progetti presentati dalla Sicilia. I 32 progetti bocciati riguardano soprattutto opere idriche, anche nell’Agrigentino, che tanto si sarebbero rivelate utili al territorio. A fronte di tale sonora bocciatura, interviene l’assessore regionale alle Politiche agricole, Antonio Scilla, che commenta: “Apprendiamo dal ministero che solo 31 dei 63 progetti presentati dalla Sicilia sono stati presi in considerazione attraverso il decreto di approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili a finanziamento con fondi afferenti al PNRR per investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo. E questo la dice lunga sulla recidiva ostilità di Roma nei confronti dell’agricoltura siciliana. Con quale criterio e come si è proceduto alla selezione? È chiaro che qualcosa non quadra. Il ministro all’Agricoltura, Patuanelli, del Movimento 5 Stelle, scade in valutazioni sommarie a tutto svantaggio della Sicilia, e non è la prima volta che lo fa. Ricordiamo ad esempio il tentativo di scippare fondi del PSR, il Piano di sviluppo rurale. E’ un atteggiamento ostile, che registriamo per l’ennesima volta, e che ci porterà ad effettuare le dovute verifiche e valutazioni. Quanti si stanno esibendo, con prontezza sospetta – e mi riferisco ai deputati siciliani 5 Stelle – con note e comunicati che di fatto esultano per l’ennesima ingiustizia romana nei confronti del Sud e della Sicilia, farebbero bene, da compagni di partito dello stesso ministro Patuanelli, a indirizzargli pressanti richieste di spiegazioni. Non meritano risposta perché, con incosciente sfrontatezza, remano contro gli interessi dell’Isola e dei siciliani” – conclude Scilla. In precedenza, il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione, l’agrigentino Giovanni Di Caro, ha commentato: “I progetti presentati dai Consorzi di bonifica siciliani sono stati relegati tutti nell’elenco di quelli ritenuti inammissibili. Questo dimostra ancora una volta l’incapacità progettuale degli uffici regionali. E’ lecito temere, a questo punto, che quanto avvenuto in materia di agricoltura possa ripetersi anche per altri interventi, che, senza i fondi del Pnrr, non possono essere realizzati. Questa ennesima batosta, che si va ad aggiungere alle tante leggi impugnate dal Consiglio dei ministri, conferma, ove ce ne fosse ancora bisogno, che questo governo opera poco e niente e quando lo fa, lo fa malissimo. Tutto questo è inammissibile, la Sicilia, per il bene dei siciliani, andrebbe commissariata, a meno che Musumeci non prenda atto di questo ennesimo disastro e si dimetta. Intanto predisporremo una richiesta di accesso agli atti per capire il perché di questo altro gravissimo schiaffo ai siciliani”.