Akragas, l’appello della dirigenza. Alessi e Giavarini: “Cediamo anche a costo zero. Da soli non possiamo continuare. Servono soldi. Altrimenti niente serie C per l’Akragas”. Ecco in sintesi il messaggio del presidente e del presidente onorario della società biancazzurra. Più nel dettaglio, Silvio Alessi e Marcello Giavarini affermano: “Dopo due stagioni di Lega Pro, difficili ma esaltanti sotto il profilo sportivo, dobbiamo riscontrare, purtroppo, ancora una volta una complessa e problematica situazione dovuta a diversi fattori. In questi anni sono state impegnate risorse umane ed economiche non indifferenti da parte nostra. Nei mesi scorsi abbiamo lanciato più di un grido di allarme a cui puntualmente nessuno ha risposto. Abbiamo provato a portare avanti noi delle interlocuzioni con degli imprenditori al fine di convincerli ad investire in questo progetto, ma anche queste non hanno avuto l’esito sperato. Abbiamo fatto tanto, e ci dispiace anche dirlo, tra l’indifferenza totale da parte di tutti e ci riferiamo alla classe imprenditoriale e politica di Agrigento, un’indifferenza che ci ha molto addolorato, dolore alleviato in parte dall’affetto dimostrato da quei tifosi (non tantissimi) che ci sono sempre stati accanto e sostenuto in questi anni. Poiché abbiamo più volte ribadito che tutto, purtroppo, non può essere più mantenuto e sostenuto solo da due persone, Silvio Alessi e Marcello Giavarini, oggi senza l’apporto di nuovi soci, e il sostegno adeguato di sponsor ed imprenditori, l’Akragas Calcio non potrà più continuare il suo importante percorso sportivo. I tempi sono assolutamente ristretti in quanto entro fine mese bisognerà procedere agli adempimenti di rito ed all’iscrizione della squadra al Campionato di Serie C 2017-2018, sostenendo spese non indifferenti. Se non dovessimo riscontrare alcun interessamento, per come detto, non potendo più, da soli, sostenere la gestione societaria, saremo costretti simbolicamente a consegnare al sindaco di Agrigento, nella qualità di rappresentante della Città, la nostra squadra”.
Akragas, il disperato appello della dirigenza
