La Sicilia destinata alla conferma della zona gialla almeno per le prossime due settimane. Renato Costa: “Tutti i ricoverati a Palermo in terapia intensiva non sono vaccinati”.
Sono 875 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 24.465 tamponi processati. L’incidenza è al 3,6%. L’isola è, come ormai ogni giorno, la prima regione per nuovi contagi giornalieri in Italia. I guariti sono 1.250. Le vittime sono state 29, per un totale dei decessi a 6.484. I ricoverati sono 966, 9 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 116, 4 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 292, Catania 232 Messina 20, Siracusa 68, Ragusa 36, Trapani 102, Caltanissetta 29, Agrigento 61, Enna 35. Nel frattempo, una donna di 26 anni è morta all’ospedale “Cervello” di Palermo a causa del covid. La giovane non era vaccinata e da cinque giorni era ricoverata in rianimazione. Lei, affetta da problemi di obesità, è giunta al pronto soccorso in condizioni già gravissime. Dopo un giorno è stata intubata. Un altro giovane di 27 anni, anche lui non vaccinato, è ricoverato in gravi condizioni al Policlinico di Palermo. E il commissario per l’emergenza sanitaria, Renato Costa, rilancia un appello alla vaccinazione, e afferma: “In questo momento, a Palermo, i ricoverati in terapia intensiva sono tutti non vaccinati. La vaccinazione offre la massima protezione possibile contro le conseguenze gravi del coronavirus. I resoconti drammatici riguardano i non vaccinati, per la disperazione dei medici che stanno affrontando una sofferenza che si sarebbe potuta evitare”. Intanto, in base ai parametri attuali, tornare in zona bianca è un miraggio, ma per la Sicilia è lontano anche il passaggio in arancione con le eventuali e più pesanti restrizioni che ne conseguirebbero. Si tratterebbe delle stesse restrizioni già in vigore nei Comuni in cui la Regione ha imposto la zona arancione . Dunque, l’Isola, almeno per le prossime due settimane, è destinata a restare in zona gialla. Lo dicono i numeri dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Per la zona bianca i parametri da non superare sono fissati dal governo nazionale rispettivamente al 10% per le terapie intensive e al 15% per i ricoveri ordinari. Per non passare in zona arancione il tetto massimo è fissato al 20 e al 30%. Attualmente in Sicilia l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva è al 14%, e la media in Italia è al 6%. I ricoveri ordinari sono al 23%, ben al di sopra del 7% della media nazionale. La speranza è che sortisca un effetto positivo l’allarme lanciato dal presidente Nello Musumeci, che ha chiesto più controlli ai prefetti per evitare che la Sicilia, dove c’è ancora chi crede che il covid sia un’invenzione, resti ancora a lungo la prima regione per nuovi contagi giornalieri in Italia e ultima per vaccini.