La presidente del Consiglio comunale di Porto Empedocle, Marilù Caci, interviene a seguito della paventata attivazione di un Centro d’accoglienza per migranti a ridosso della Via Roma e della scuola Rizzo. La presidente Caci afferma: “Sappiamo bene che all’origine dell’emigrazione ci sono conflitti, persecuzioni politiche, razziali, religiose e devastazioni di ogni genere. Proprio per questo non si può e non si deve rimanere insensibili alla necessità di garantire la sopravvivenza e l’accoglienza delle persone coinvolte. Tuttavia, servono delle regole e dei criteri il più possibile condivisi dalla collettività, essenziali per un reale processo di integrazione ed inclusione dei migranti nel nostro tessuto sociale.In queste settimane il Comune di Porto Empedocle ha raccolto le tante preoccupazioni manifestate dai commercianti e residenti della zona. Sul punto penso sia doveroso non solo intervenire manifestando il mio pubblico dissenso, ma attivando ogni azione utile che possa dare voce ai cittadini sfiancati da una situazione divenuta oramai intollerabile. Purtroppo la gente comincia a percepire l’immigrazione non più come una tragedia umanitaria di immani dimensioni, quale effettivamente è, ma come un fenomeno speculatorio legato a logiche affaristiche e perpetrato in barba a regole di reale fattibilità e rispetto del contesto sociale. Appare assurdo che sul punto non sia riconosciuto ai Comuni il diritto di poter esprimere il consenso sulla eventuale apertura di strutture che hanno un così forte impatto sul proprio territorio. Per discutere di questa delicata tematica e valutare possibili iniziative da intraprendere ho deciso di convocare una conferenza capigruppo per giorno 19 giugno, insieme ai consiglieri, il nostro Sindaco, l’Ufficio Tecnico, il Commissario Castelli ed una rappresentanza dei commercianti e cittadini.”