Se le multe sono notificate da un notificatore privato si annullano. A Palermo sono 35mila le multe con il vizio di notifica per le quali il giudice di pace ha annullato la cartella esattoriale e ha condannato il Comune di Palermo al pagamento delle spese di lite. Il giudice ha accolto i ricorsi individuali e collettivi presentati dall’Unione dei Consumatori contro migliaia di cartelle esattoriali per sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada. L’Unione dei Consumatori lo scorso marzo ha depositato il primo ricorso collettivo contro Comune di Palermo e Serit, impugnando le cartelle di pagamento delle multe, emesse tra il 2011 e il 2015, viziate perché notificate da un centro postale privato: il consorzio Olimpo. Alle multe “viziate” è seguito, nel 2015, un avviso bonario con il quale l’amministrazione di Palermo ha chiesto il pagamento delle multe non ancora incassate e, inoltre, ha intimato al pagamento entro 10 giorni, pena l’emissione delle cartelle esattoriali.
