Domenica prossima, 20 giugno, al “Taormina Book festival”, nel Teatro Antico, alle ore 21:30, Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia saranno protagonisti di un dialogo. Si tratta di una conversazione impossibile, ma perfettamente plausibile se a firmarla è uno storico biografo di Leonardo Sciascia e di Pirandello, il giornalista e scrittore agrigentino, Matteo Collura, che, in occasione del centenario della nascita di Sciascia, ha ideato, e in prima assoluta presenterà in scena a Taormina, un dialogo che probabilmente a lungo è stato riecheggiato nei pensieri dello stesso Sciascia, per sua stessa ammissione affetto da una “ossessione Pirandello”. Il dialogo immaginario si intitola “Cento anni di Sciascia. Omaggio al Maestro di Racalmuto”. Matteo Collura, in un vero colpo di scena, si troverà a leggìo di fronte al regista e nipote di Sciascia, Fabrizio Catalano, impegnato nella parte del nonno. Sarà emozionante, tra l’altro, ritrovare nel dialogo le riflessioni che Sciascia aveva condiviso pubblicamente, affermando nel 1986, tre anni prima della morte, in occasione del discorso commemorativo pronunciato a Palermo per il cinquantenario della morte di Luigi Pirandello: “Pirandello ha operato per me una specie di catalizzazione, di precipitazione: la realtà mi si è fatta più reale, la verità più vera”.