HomeCronacaOmicidio Lupo: dall’ergastolo a 16 anni di carcere (video)

Omicidio Lupo: dall’ergastolo a 16 anni di carcere (video)

La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha ridotto a 16 anni la condanna all’ergastolo inflitta al favarese Giuseppe Barba per l’uccisione dell’ex genero Salvatore Lupo.

Dall’ergastolo in primo grado a 16 anni di reclusione in secondo grado. E ciò perché a Giuseppe Barba, 68 anni, di Favara, difeso dall’avvocato Salvatore Pennica, non è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione. La Corte d’Assise d’Appello di Palermo, presieduta dal giudice Angelo Pellino, ha ritenuto che Barba non abbia premeditato l’uccisione con tre colpi di pistola calibro 38 dell’ex genero, l’imprenditore ed ex presidente del Consiglio comunale di Favara, Salvatore Lupo, 45 anni, il 15 agosto del 2021, in via Quattro Novembre, all’interno di un bar. Tracce di polvere da sparo sarebbero state rinvenute nel marsupio e in una mascherina, sequestrati a Giuseppe Barba, dai Carabinieri del Ris. E altre tracce di polvere da sparo sono state rinvenute nell’automobile di Barba, una Fiat Panda, il cui transito nei pressi del bar è stato registrato da telecamere di video-sorveglianza. Il movente del delitto sarebbe legato a contrasti economici tra Barba e Lupo dopo la separazione di Lupo dalla moglie Maria Giusy, 41 anni, figlia di Giuseppe Barba. Il 10 giugno del 2022 a Giuseppe Barba, arrestato dai Carabinieri l’8 settembre del 2021, sono stati concessi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per precarie condizioni di salute.

L’avvocato Salvatore Pennica
La sentenza di condanna all’ergastolo inflitta in primo grado l’11 gennaio del 2024 è stata impugnata dall’avvocato Pennica che adesso, dopo la riforma rilevante del verdetto della Corte d’Assise di Agrigento, frutto anche del beneficio dello sconto ricorrente nel giudizio abbreviato, commenta: “Ad Agrigento su Barba non c’è stato un giudizio ma un pregiudizio sin dalle prime battute. Delitto senza movente e senza ritrovamento dell’arma con un forte pregiudizio sul suocero che è stato condannato ancora prima della sentenza”. E a proposito del movente, Pennica ha sostenuto che fosse maturato a fronte di conflitti legati all’attività lavorativa di Salvatore Lupo. Il figlio della vittima si è costituito parte civile e sarà risarcito dal nonno materno.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it