La Corte d’Appello di Palermo ha assolto, con la formula “per non avere commesso il fatto”, Massimiliano Mandracchia, 50 anni, di Sciacca, già condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione per favoreggiamento. E’ stato detenuto una settimana in carcere e due anni ai domiciliari perché tra il 2018 e il 2019 avrebbe favorito i contatti telefonici tra il presunto boss saccense Accursio Dimino e un altro saccense in America. Mandracchia ha sostenuto di non essere stato affatto a conoscenza del contenuto delle comunicazioni telefoniche, e di avere prestato il telefono a Dimino solo perché quello di lui era di vecchia generazione e non consentiva le chiamate su Whatsapp. E che Dimino era alla ricerca di un lavoro in America.