Al mattino di oggi a Messina i Carabinieri hanno eseguito numerose perquisizioni personali e locali nel carcere cittadino “Gazzi” nei confronti di 30 indagati, tra 21 detenuti e 9 agenti della Polizia penitenziaria, nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia peloritana, su una presunta associazione a delinquere per introdurre in carcere telefoni cellulari e sostanze stupefacenti, contando sulla disponibilità di alcuni agenti penitenziari. La Procura sottolinea: “Le investigazioni preliminari hanno consentito di ricostruire una fitta rete di comunicazioni telefoniche tra detenuti e l’ambiente esterno e una consistente attività di consumo e cessione di stupefacente tra i detenuti”.