Il 10 giugno del 2023 la Polizia ha arrestato a Catania Piero Maurizio Nasca, 53 anni. Nella zona industriale, alla guida della sua automobile, ha travolto volontariamente la moglie, Anna Longo, 56 anni, e una sua amica, Cettina De Bormida, 69 anni, che è morta. Lei, secondo lui, sarebbe stata colpevole di avere convinto la moglie a separarsi da lui. La moglie fu ricoverata all’ospedale “San Marco”. Dopo l’investimento mortale, Nasca ha telefonato alla Polizia, e ha confessato il delitto. Le sue parole: “Mi sono innervosito, quando le ho visto andare via a piedi ho accelerato e le ho investite”. Adesso la quarta Corte d’assise di Catania ha condannato Nasca a 27 anni di carcere. Il collegio giudicante ha riconosciuto l’imputato parzialmente incapace di mente. Nasca e il fondo di garanzia Vittime della strada sono stati condannati al risarcimento danni alle parti civili da quantificare in sede giudiziaria, assegnando una provvisionale immediatamente esecutiva di 150 mila euro al figlio della donna uccisa, Christian Tringale, e di 50 mila euro alla moglie dell’imputato, che ha avviato l’iter per la separazione legale dall’uomo. La Corte d’Assise ha disposto inoltre che Nasca, dopo avere scontato la pena, sia sottoposto alla misura di sicurezza del ricovero in una comunità terapeutica per la durata minima di tre anni.