La Regione ha raddoppiato lo sconto dal 25 al 50 per cento sui biglietti aerei per i rientri in Sicilia a Natale. Il beneficio anche ai nati nell’isola che risiedono altrove.
La Regione Siciliana ha raddoppiato lo sconto per i biglietti aerei contro il caro voli: dal 25 al 50 per cento, per i siciliani che rientrano in Sicilia per le festività natalizie, e anche per coloro che sono nati in Sicilia ma risiedono altrove. Il presidente Schifani e l’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò, hanno firmato il decreto “Stop caro voli Natale 2024”. La copertura finanziaria è di 17 milioni e 200 mila euro, ricavati nella legge sulle variazioni di bilancio. Lo sconto si applica da domani, sabato 7 dicembre, fino al 6 gennaio, Epifania, sui voli da uno scalo nazionale verso la Sicilia. Gli sconti si ottengono subito all’acquisto sui siti web delle compagnie aeree che hanno firmato la convenzione con la Regione. Oppure si presenta l’istanza di rimborso dopo il viaggio, caricando la carta d’imbarco sulla piattaforma di Siciliapei Dipartimento delle Infrastrutture (siciliapei.regione.sicilia.it/bandocarovoli). Informazioni al 091 848 8653 o all’indirizzo email infostopcarovoli@regione.sicilia.it. Schifani commenta: “Con la nostra battaglia sul caro voli tuteliamo il diritto dei siciliani a una mobilità economicamente sostenibile. Per questo abbiamo voluto raddoppiare i rimborsi ed estenderli anche a chi è nato ma non risiede in Sicilia. Nella Finanziaria che sarà votata nelle prossime settimane abbiamo stanziato per il caro voli 15 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni. Un’ulteriore dimostrazione della volontà di questo governo di assicurare la continuità di questa misura di sostegno. Non è la politica che può intervenire sulle tariffe aeree in un regime di libero mercato, però è giusto chiedere all’Antitrust, alla quale abbiamo presentato già due esposti, di verificare il rispetto delle regole ed eventuali cartelli tra le compagnie. Con i fatti, e non soltanto a parole, restiamo al fianco dei cittadini siciliani in questa battaglia di civiltà”.