HomeCronaca“Messina Denaro”: Leone rientra in carcere

“Messina Denaro”: Leone rientra in carcere

Il Tribunale dei Riesame condivide il rinvio dalla Cassazione e trasferisce nuovamente in carcere Cosimo Leone, presunto fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro.

Cosimo Leone, presunto fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro, lo scorso 18 aprile è stato trasferito dal carcere ai domiciliari dal Tribunale del Riesame, che lo ha ritenuto responsabile di favoreggiamento aggravato. La Procura di Palermo, che gli contesta il reato di associazione mafiosa, ha impugnato in Cassazione il provvedimento. La Cassazione lo ha annullato rinviandolo al Tribunale del Riesame, che adesso ha trasferito Leone dai domiciliari al carcere. Cosimo Leone, 56 anni, di Campobello di Mazara, tecnico radiologo all’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, è stato arrestato dai Carabinieri lo scorso 27 marzo. Lui avrebbe agevolato Messina Denaro a sottoporsi alla prima tac nello stesso ospedale che rivelò il tumore al colon. La Tac fu programmata per il 20 novembre, poi fu anticipata al 17, e poi fu effettuata il 10 novembre 2020. Il giorno precedente, il 9, Messina Denaro fu ricoverato nel reparto di Chirurgia. E il boss avrebbe scavalcato le liste d’attesa anticipando la sua Tac. E Cosimo Leone cambiò il turno di lavoro, dal pomeriggio al mattino, per essere presente alla Tac. E poi avrebbe consegnato al boss in corsia in ospedale un telefonino con una utenza attivata dall’Andrea Bonafede di 55 anni, e poi anche il cd della Tac con il referto. I giudici del Riesame, che hanno ricondotto Cosimo Leone in carcere, hanno condiviso la tesi dei giudici della Cassazione che nel merito, tra l’altro, hanno scritto: “Leone non prestò aiuto ad un qualsivoglia partecipe e, neppure ad uno degli apici dell’associazione criminale Cosa Nostra, notoriamente organizzata in senso piramidale, bensì al suo indiscusso vertice, da lungo tempo ricercato in quanto latitante. La logica conseguenza di tale premessa fattuale è che l’apporto (consapevolmente) fornito alla persona di Messina Denaro non poteva non tradursi in un (altrettanto doloso) contributo all’associazione da Messina Denaro capeggiata che, come osservato nel ricorso della Procura di Palermo, sarebbe stata messa a repentaglio dall’arresto del suo capo indiscusso”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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