La strage di Altavilla Milicia, la Procura ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro la scarcerazione di Barreca, e spiega perchè: “E’ socialmente pericolosissimo”.
La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha opposto ricorso in Appello al Tribunale del Riesame contro la scarcerazione per totale incapacità di intendere e di volere di Giovanni Barreca, uno dei quattro indagati per la strage di Altavilla Milicia, in cui sono morti la moglie e due figli dello stesso Barreca, di 16 e 5 anni. Il procuratore, Ambrogio Cartosio, rileva, in una nota diffusa alla stampa, gli errori in cui sarebbe incorso il Giudice per le indagini preliminari che lo ha scarcerato: innanzitutto sotto il profilo procedurale, perché, prima di emettere il suo provvedimento di scarcerazione, non ha mai chiesto il parere del pubblico ministero, obbligatorio per legge. E poi il giudice non avrebbe considerato la consulenza della Procura, eseguita dal professore Stefano Ferracuti, che contraddice le conclusioni dei periti e sostiene che Barreca è parzialmente incapace di intendere e di volere ed è munito di una pericolosità sociale elevatissima. Il giudice ha invece seguito le indicazioni dei suoi periti, che hanno concluso per la totale incapacità, disponendo l’immediata scarcerazione. Barreca è stato quindi sottoposto solo alla misura alternativa della libertà vigilata. Poi il Gip ha rivalutato il caso, modificando il provvedimento sempre senza consultare la Procura: ha ordinato così il trattenimento del principale indagato in una sezione specializzata di un istituto penitenziario, in attesa che sia individuata la Rems (la Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) esterna al carcere, in cui trasferirlo.