Predisposto il disegno di legge per reintrodurre l’elezione diretta alle Provinciali annullando il voto di secondo livello del 15 dicembre. Verso la proroga dei Commissari.
Il prossimo 15 dicembre i consiglieri comunali e i sindaci di ciascuna provincia siciliana dovranno, o avrebbero dovuto, eleggere, con elezione di secondo livello, i consiglieri provinciali e il presidente della Provincia, tranne che nelle tre province di Palermo, Catania e Messina dove il presidente della Provincia sarà il sindaco del capoluogo in carica. Tuttavia ciò adesso è sotto riserva. Infatti, la maggioranza di centrodestra alla Regione ha predisposto un disegno di legge per reintrodurre l’elezione diretta dei consiglieri provinciali e del Presidente, ovvero votano i cittadini. La prima conseguenza di ciò sarebbe l’annullamento del voto di secondo livello nelle ex Province e la proroga fino al 27 aprile del 2025 degli attuali commissari delle Province, ovvero Giovanni Bologna (Agrigento), Vitalba Vaccaro (Caltanissetta), Carmen Madonia (Enna), Patrizia Valenti (Ragusa), Mario La Rocca (Siracusa) e Maria Concetta Antinoro (Trapani). Tale disegno di legge di ripristino dell’elezione diretta dovrà essere approvato in tempi rapidi, già tra martedì e mercoledì prossimi in commissione Affari istituzionali dell’Assemblea Regionale, dove il calendario è già fitto di impegni di rilievo. Infatti, per evitare l’esercizio provvisorio l’Assemblea dovrà approvare la Finanziaria 2025 entro il 23 dicembre. Dal 7 novembre inizierà quindi la sessione di bilancio. Il nuovo testo sulle elezioni Provinciali dovrebbe essere approvato da Sala d’Ercole entro il 6 novembre.