L’Unione europea e il Ministero Agricoltura e Pesca hanno avviato una procedura volta a garantire la pesca sostenibile nel Mediterraneo con il ripristino e la conservazione delle risorse biologiche marine, limitando, gradualmente fino al 2030, la pesca a strascico e volante. Pertanto, armatori e società di pesca hanno facoltà di presentare un’istanza per ottenere un contributo economico per l’arresto definitivo delle attività di pesca, ovvero la demolizione dei pescherecci appartenenti alla flotta Mediterranea a strascico e volanti, che in Italia rappresentano il 50% dei ricavi totali ed il 20% dell’intera flotta, pari a circa 2500 natanti. Hanno già presentato istanza di sovvenzione economica per demolizione dell’imbarcazione in circa 1000. Non tutte le istanze saranno accolte: i fondi stanziati per coprire la misura ammontano a 74 milioni di euro, e quindi, considerando la media di circa 300 mila euro di contributo ad imbarcazione, saranno circa 250 le attività di pesca che cesseranno le attività nel 2024. Poi per i prossimi anni saranno a disposizione altri fondi. A Mazara del Vallo, su 90 imbarcazioni d’altura, 20 hanno presentato istanza di demolizione. E a Sciacca su 100 hanno presentato istanza 60 natanti.