Partito Democratico, associazioni ambientaliste e civiche presentano un ricorso contro i poteri speciali a Schifani, il Piano dei rifiuti e i termovalorizzatori. La replica del governo.
Da parte del Partito Democratico, associazioni ambientaliste e civiche è “no” al ruolo di commissario per i rifiuti e ai poteri speciali al presidente della Regione, Renato Schifani. Ed è “no” ai termovalorizzatori perché vi sono alternative più valide e non inquinanti. Il governo regionale replica: “E’ tutto in regola. Procediamo”. Ecco in estrema sintesi quanto accade all’ottobre 2024 nel merito della perenne baldoria sui rifiuti in Sicilia. Più nel dettaglio sono stati presentati dei ricorsi tramite cui si pretende l’annullamento della nomina di Schifani a commissario e del Piano dei rifiuti presentato lo scorso giugno. Lo hanno firmato Legambiente Sicilia, WWF Sicilia, Zero Waste Sicilia, Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni, e il Partito democratico, radunati nello studio legale dell’avvocato Maria Giustiniano di Trapani. Secondo i ricorrenti i poteri speciali a Schifani sarebbero in contrasto con l’ordinamento giuridico in quanto non vi è nessuno stato di emergenza in atto. In base alla normativa europea, le ordinanze commissariali sono subordinate alla sussistenza di presupposti di emergenza da indicare espressamente, così da definire nello specifico i poteri speciali da assegnare. E invece nel decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri di nomina di Schifani non vi è alcun riferimento ad una situazione di emergenza tale da giustificare il ricorso a poteri straordinari. E’ di conseguenza da annullare il Piano dei rifiuti che Schifani si appresta ad approvare come Commissario, ed è da cancellare il progetto dei termovalorizzatori perché in contrasto con le politiche europee legate alla transizione verde. Palazzo d’Orleans, sede del governo siciliano, controbatte: “Il Piano dei rifiuti è conforme alle direttive dell’Unione europea e alle leggi nazionali. Persegue l’obiettivo di ridurre il conferimento in discarica, in linea con gli obiettivi europei che impongono di ridurre al di sotto del 10% i rifiuti destinati in discarica, quindi il residuo secco non differenziabile. Quanto ai termovalorizzatori, non sono destinati solo allo smaltimento, bensì alla valorizzazione energetica dei rifiuti. I progetti di installazione degli impianti a Palermo e a Catania saranno sottoposti, come di norma, a una rigorosa procedura di valutazione d’impatto ambientale. Il Piano punta a massimizzare il riciclaggio e ridurre drasticamente i costi per i cittadini, con la chiusura del ciclo dei rifiuti e lo stop ai trasferimenti fuori regione. Il tutto per una gestione più sostenibile e moderna”.