Il vertice della maggioranza di centrodestra alla Regione ha tracciato un programma di azione da ottobre a dicembre. Rinsaldata l’alleanza vincente nel 2022. I dettagli.
La maggioranza di centrodestra al governo della Regione Siciliana si raduna e traccia il bilancio di previsione dell’azione politica e amministrativa da ottobre a dicembre. Sono tre le tappe di rilievo emerse: il commissariamento delle società partecipate, come l’Azienda siciliana trasporti, per definirne le sorti tra liquidazione o gestione autonoma. Poi la riforma della Sanità e poi le elezioni Provinciali il 15 dicembre, come prospettato. E, essendo mancata l’approvazione dell’elezione diretta col voto dei cittadini, sarà una votazione di secondo livello, ovvero voteranno solo i consiglieri comunali e i sindaci di ciascuna provincia per eleggere presidente e consiglieri provinciali. Ad inizio della seduta Schifani ha letto una relazione a consuntivo dell’attività di governo nei primi due anni dall’insediamento. Il presidente tra l’altro ha vantato l’aumento delle entrate tributarie, il miglioramento del rating da parte di tutte le agenzie internazionali, la riduzione del disavanzo e della compartecipazione della Regione nella spesa sanitaria nazionale, e l’avvio della procedura per l’installazione dei termovalorizzatori. E poi in prospettiva Schifani ha prospettato l’aumento delle risorse contro il “caro-voli”, sostegni e agevolazioni per gli studenti universitari. E poi un “piano-casa” con prestiti a zero interessi per la ristrutturazione delle case, con adeguamento energetico, per le giovani coppie nei centri storici. E nuovi interventi contro le emergenze climatiche. Poi, sul piano prettamente politico, Schifani ha confermato l’intenzione di procedere sulla base dell’alleanza e del risultato alle elezioni Regionali del settembre del 2022 anche se ha riconosciuto il crescente ruolo di “Noi Moderati”, a fronte peraltro della ormai prossima adesione, su scala nazionale, delle ex di Forza Italia, ed ex di Azione di Calenda, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace. Il summit, servito anche per stemperare le recenti tensioni interne insorte sulle nomine dei vertici della Sanità, si è protratto oltre quattro ore. Per il Movimento per l’Autonomia sono stati presenti Raffaele Lombardo, l’assessore Roberto Di Mauro, e il segretario del partito, Fabio Mancuso. Poi Massimo Dell’Utri per Noi Moderati. Per Fratelli d’Italia il capogruppo Giorgio Assenza e i due coordinatori, occidentale e orientale, Giampiero Cannella e Salvo Pogliese. Per la Lega il commissario regionale Nino Germanà e il capogruppo all’Assemblea Marianna Caronia. Per la Democrazia Cristiana, oltre a Totò Cuffaro, il segretario regionale Stefano Cirillo e il capogruppo Carmelo Pace. Il tavolo si riunirà ancora periodicamente, anche da remoto.