E’ ormai un rituale, macabro e desolante. Altre bare di migranti approdano al porto di Porto Empedocle, terminando così, nel peggiore dei modi, il loro viaggio della speranza, colata a picco nel mare. Le ultime sono sei salme, prima recuperate in acque libiche, poi trasportate a Lampedusa, una sommaria ispezione cadaverica, e poi il trasferimento al molo empedoclino. Alle sei se ne è aggiunta un’altra, di un migrante deceduto in precedenza. Il naufragio è avvenuto lo scorso 4 settembre. Hanno navigato in 28. 7 di loro, siriani, sono stati recuperati aggrappati al relitto galleggiante. Gli altri 21, tra cui 3 bambini, sono dispersi, tranne i 6 restituiti dal mare.
Dei morti non è stato possibile risalire all’identità. Saranno sepolti anonimi nei cimiteri della provincia, in attesa del completamento del nuovo cimitero islamico a Palma di Montechiaro.