Le ripetute eruzioni dell’Etna e i disagi a Fontanarossa: l’Ordine degli Architetti di Agrigento rilancia il progetto dell’Aeroporto “Valle dei Templi”. L’intervento di Rino La Mendola.
“Le frequenti eruzioni dell’Etna, e la conseguente impraticabilità dell’aeroporto di Catania, testimoniano la necessità di due nuovi poli aeroportuali in Sicilia”. Così è secondo l’Ordine degli Architetti di Agrigento, presieduto da Rino La Mendola, che rilancia il progetto dell’ “Aeroporto Valle dei Templi” attualmente al cospetto dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. E spiega: “Ci risiamo! In piena estate, quando gli aeroporti siciliani sono meta di milioni di turisti, che intendono trascorrere le vacanze ferragostane sulle nostre magnifiche coste, l’Etna, con le sue spettacolari eruzioni, mette al tappeto lo scalo di Fontanarossa creando notevoli disagi agli utenti, con notevoli ricadute negative per il turismo in Sicilia. E’ dunque sempre più indifferibile la realizzazione dello scalo ‘Valle dei Templi’ che, unitamente a quello di Birgi, alimenterebbe il polo occidentale dell’Isola che, dal punto di vista amministrativo, farebbe capo a Punta Raisi. Analogamente, lo scalo di Comiso potrebbe essere aggregato al polo orientale, facente capo a Fontanarossa. Tutto ciò consentirebbe il superamento immediato di stati di emergenza che creano disagio all’utenza come le sempre più frequenti eruzioni dell’Etna o gli incendi che l’anno scorso hanno paralizzato i due aeroporti principali siciliani. Lanciamo pertanto l’ennesimo appello alla politica affinché supporti le attività della Provincia di Agrigento, attualmente impegnata ad acquisire il parere positivo dell’Enac sullo studio di fattibilità dello scalo agrigentino, che sancirebbe il conseguimento di una tappa importante per la concreta realizzazione dell’infrastruttura. Sul tema stimoliamo la politica da anni ma oggi questo appello cade in un momento particolarmente favorevole in cui l’istituzione competente, la Provincia di Agrigento, ha redatto e presentato all’Enac un approfondito studio di fattibilità, entro i tempi stabiliti dal Decreto Sud, meritoriamente voluto da parlamentari agrigentini. Questo studio di fattibilità, dotato di tutti gli elaborati prescritti dall’Enac, merita una risposta positiva”.
