Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino, ha disposto il sequestro preventivo di tutti i supermercati R7/Sisa legati alla società “Quadrifoglio srl”, del capitale sociale e delle merci in magazzino. E’ stata invece rigettata l’istanza della Procura di Agrigento di sequestrare i beni personali e di arrestare ai domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, Giovanni Alongi, 86 anni, di Aragona, già coinvolto nell’inchiesta antimafia “Akragas”, e i figli Carmelo Elio, 53 anni, e Giuseppa Laura, 48 anni. Le indagini, sostenute dalla Guardia di Finanza, ruotano intorno ad un presunto fallimento pilotato: oltre 4 milioni di euro di risorse sarebbero state distratte dalla società “Al.Ca. srl” – costituita nel 2012, gestita dai figli di Alongi, titolare di 10 supermercati R7 e poi destinata al fallimento – e trasferite in un’altra società, la “Quadrifoglio srl”, vergine da debiti e pendenze, appositamente costituita per proseguire le attività. Il pool difensivo degli indagati, composto dagli avvocati Daniela Posante, Antonino Gaziano e Fabrizio Biondo, impugnerà l’ordinanza al Tribunale del Riesame. Oltre Alongi e i due figli sono sotto indagine la moglie di Alongi, Vincenza Cipolla, 77 anni, e l’amministratore della “Sisa Group”, Giovanni Sammaritano, che avrebbe accolto il dirottamento di alcuni supermercati. Il Tribunale di Agrigento ha nominato un amministratore giudiziario per consentire la prosecuzione delle attività commerciali nei supermercati sotto sequestro.