L’annuncio: entro metà agosto quasi il 20 per cento in più di acqua nelle case della provincia di Agrigento. Ed entro fine agosto più del 10 per cento. I dettagli.
E’ stato annunciato che entro metà agosto, quindi entro 11 giorni, la fornitura di acqua nelle case della provincia di Agrigento aumenterà di quasi il 20 per cento. L’annuncio è stato partorito durante una riunione della ‘cabina di regia’ per la crisi idrica a Palermo, dove intorno allo stesso tavolo, con Renato Schifani e Salvo Cocina, si sono seduti tra gli altri l’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, e il presidente dell’Aica, l’Azienda idrica dei Comuni agrigentini, Settimio Cantone. Alla domanda di rendiconto delle opere effettuate finora, anche sfruttando i 6 milioni di euro dei 20 assegnati alla Sicilia dal governo Meloni dopo la dichiarazione di emergenza nazionale, gli agrigentini hanno risposto: “Si lavora per la ricerca di nuove o il recupero di già esistenti fonti di approvvigionamento idrico, per integrare le risorse attualmente disponibili e per compensare la riduzione di 10 litri al secondo causata dal prosciugamento dell’invaso Fanaco. Tramite alcuni recenti interventi, in particolare il riutilizzo di pozzi comunali a Favara, Ravanusa e San Biagio Platani, sono stati già immessi 18 litri d’acqua al secondo nella rete idrica gestita da Aica. E con interventi ancora in corso, entro il 13 agosto, salvo imprevisti, saranno pompati altri 133 litri al secondo, quindi 133 più 18 uguale 151, che aumenteranno il calibro del rubinetto attuale dell’Aica a 830 litri al secondo. E – come ripeteva Corrado alla “Corrida” ogni volta prima di lanciare la pubblicità: ‘E non finisce qui’ – sono stati programmati altri interventi per il recupero di risorse idriche entro la fine di agosto (+10%) e ottobre (+15%). E altri lavori ancora saranno avviati pagandoli con 38 milioni di euro stanziati dalla Regione nel suo bilancio.