In attesa della trattazione nel merito, il Collegio dei probiviri di Forza Italia ha revocato la sospensione dal partito dell’assessore Edy Tamajo e del capogruppo a Palermo, Ottavio Zacco.
A seguito del ricorso d’urgenza presentato dall’assessore regionale di Forza Italia alle Attività produttive, Edy Tamajo, e dal capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Palermo, Ottavio Zacco, contro il provvedimento di sospensione per 20 giorni dal partito a fronte del ricorso contro di loro da parte del vice presidente della Camera, Giorgiò Mulè, in riferimento ad alcune frasi ritenute screditanti, il Collegio nazionale dei probiviri, che ha disposto la sospensione, adesso ha invece disposto la sospensione della sospensione di Tamajo e Zacco. E scrive: “Ritenuto che i motivi di impugnazione meritino un esame più approfondito, il Collegio ha deciso di sospendere con effetto immediato l’efficacia esecutiva del provvedimento di sospensione, riservando ogni decisione all’esito dell’istruttoria”. Poche ore prima dell’accoglimento del ricorso di Tamajo e Zacco, lo stesso Tamajo, ancora sospeso, ha scritto sul suo profilo Facebook: “Oggi giornata meravigliosa. Direzione Augusta per un incontro con il mondo produttivo. In merito alle notizie delle ultime ore, abbiamo preparato il ricorso al provvedimento di sospensione, chiedendo la revoca immediata. Nel frattempo continuiamo a lavorare per la Sicilia, perché a differenza di altri non ho mai ‘campato’ di rendita”. Giorgio Mulè ha subito replicato: “Noto che sia l’assessore Tamajo che il consigliere Zacco non hanno avuto alcuna forma di resipiscenza dopo la sentenza di loro sospensione decisa all’unanimità dal Collegio dei probiviri di Forza Italia: un po’ come Fonzie che non riusciva a dire la parola ‘scusa’ che, da sola, farebbe decadere la mia iniziativa”.