Severa condanna per l’aspirante deputato regionale nel 2022 Salvatore Ferrigno: il Tribunale di Palermo gli ha inflitto 10 anni di carcere per scambio elettorale politico – mafioso. I dettagli.
Il 27 dicembre del 1985 un commando di palestinesi irruppe all’aeroporto di Fiumicino a Roma. I terroristi, armati di bombe e kalashnikov, uccisero 16 persone e ne ferirono oltre 70. Tra i feriti vi fu anche Salvatore Ferrigno, 64 anni, di Carini, raggiunto da una pioggia di fuoco. Lo Stato gli ha riconosciuto una invalidità. Adesso, 39 anni dopo, il Tribunale di Palermo, a conclusione del processo ordinario, ha condannato Ferrigno a 10 anni di reclusione, per scambio elettorale politico – mafioso. E’ stato arrestato dai Carabinieri il 22 settembre del 2022, alla vigilia del voto per le elezioni Regionali, domenica 25 settembre. Lui è stato candidato, aspirante deputato nella lista per la provincia di Palermo dei “Popolari e Autonomisti – Noi con la Sicilia” di Raffaele Lombardo. Salvatore Ferrigno prima dell’adesione ai Popolari e Autonomisti ha militato in Forza Italia, ed è stato parlamentare azzurro nel 2006, eletto nella circoscrizione estera per il Nord e Centro America. E all’epoca il “Giornale degli Italiani all’Estero” scrisse di lui: “Le sue convinzioni politiche e l’assoluta dedizione all’Italia, in una visione di progresso civile e di lealtà agli Stati Uniti, hanno motivato la sua discesa in campo. Persona capace, preparata e generosa, piace agli italiani d’America per il suo parlare schietto e senza virtuosismi dialettici e le ambiguità che hanno contraddistinto altri personaggi che hanno calcato gli stessi scenari lasciando dietro di sé qualche perplessità e molta indifferenza”. Salvatore Ferrigno, tra i fondatori dell’associazione “Azzurri nel mondo of California”, ha vissuto parecchi anni a Filadelfia dove ha lavorato come broker assicurativo. Durante la legislatura da deputato nazionale è stato componente della commissione Difesa. Nel 2008 il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, lo nominò consulente per i rapporti tra la Regione e i siciliani all’estero. Lo slogan della sua campagna elettorale alle Regionali del 2022 fu: “Il cambiamento è adesso. Coraggio, cominciamo”. Giuseppe Lo Duca e Piera Loiacono sono stati già giudicati in abbreviato e condannati: 11 anni e 1 mese sono stati inflitti a Lo Duca, e 6 anni e 6 mesi a Piera Loiacono.