Il Tribunale del Riesame di Palermo, accogliendo il ricorso dell’avvocato Fabrizio Di Paola, ha annullato l’ordinanza cautelare nei confronti dell’ingegnere Maurizio Costa, 64 anni, originario di Favara, dirigente regionale già a capo della Protezione civile in provincia di Agrigento, arrestato lo scorso 11 luglio dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Palermo sulla famiglia mafiosa di Sciacca. Maurizio Costa, al quale sono stati già concessi i domiciliari per motivi di salute, è adesso libero. La difesa ha contestato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, la ricorrenza delle esigenze cautelari, e l’assoluta estraneità dell’ingegnere alle ipotesi di reato ipotizzate, ovvero corruzione e falsità ideologica, allorchè avrebbe affidato direttamente degli appalti pubblici, tra cui la costruzione dell’hub vaccinale di Sciacca per un importo di 110 mila euro, all’impresa del nipote del boss Friscia, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Sciacca. In cambio gli sarebbero stati resi dei lavori privati gratuiti nella sua abitazione.