Agrigento esasperata dalla perdurante crisi idrica e dalle gravi difficoltà legate al rifornimento sostitutivo con le autobotti. Aica ha censito più aziende private con autobotti. L’utente telefona ad Aica, e una voce pre-registrata prospetta tempi lunghi d’attesa al telefono perché le telefonate sono numerosissime e le linee sono intasate. Ottenuto finalmente il contatto con l’operatore si prenota il servizio di autobotte, che è prenotabile anche sul sito internet dell’Aica scaricando un apposito modulo. A disposizione di tutte le autobotti censite vi è solo un bocchettone di rifornimento, in contrada San Calogero a Porto Empedocle. E le autobotti sono costrette a file e ore di sosta prima di rifornirsi. I cittadini senz’acqua, compresi anziani e disabili, nel frattempo si lavano con le bottiglie d’acqua minerale comprate al supermercato. Poi giunge l’autobotte e pagano tra i 60 e i 100 euro. La cifra, come si legge sul sito dell’Aica, è commisurata ovviamente alla quantità erogata con l’autobotte. Al bocchettone di contrada San Calogero manca un misuratore, e, pertanto, che l’autobotte contenga, ad esempio, 3.000 litri pattuiti con l’utente, dipende solo dalla buona fede e dall’onestà dell’autobottista.