In Sicilia, come se non bastasse, non incombe solo l’emergenza idrica ma anche l’emergenza incendi. In proposito interviene Maurizio Grosso, segretario nazionale del Sifus Confali, leader storico dei forestali, che spiega: “Sta andando peggio dello scorso anno, perché quest’anno ci sono due fattori importanti. Non c’è acqua nelle dighe, e tutti i mezzi aerei devono andare a mare a prendere l’acqua salata. E sono anche aumentati, notevolmente, gli abbandoni dei terreni agricoli, l’erba spontanea ha invaso tutto e non ci sono interventi dei proprietari. Non è stata fatta la prevenzione. I lavori bosco -culturali non sono stati realizzati secondo le necessità del ciclo biologico della natura. I fondi c’erano, erano disponibili da gennaio, non era mai successo prima, ma gli interventi sono partiti in ritardo. I lavori di sottobosco e i viali parafuoco sono iniziati dopo, creando pregiudizi ai boschi. I viali parafuoco sono al 70%, dovevano essere al 100% prima dell’avvio della campagna antincendio e invece sono stati realizzati in corso d’opera, con l’aumento della calura. All’inizio dell’anno la Regione ha cambiato il metodo di pagamento causando ritardi anche di due mesi, nel senso che da poco gli operai hanno percepito il primo stipendio di maggio. Non possiamo essere soddisfatti”.