Il Cartello Sociale di Agrigento, ovvero Diocesi, Cgil, Cisl e Uil, interviene nel merito della gravissima crisi idrica incombente tra Agrigento e provincia. E afferma: “A fronte di quanto accade vi sono solo promesse. Le promesse non servono a nulla se non sono seguite da impegni concreti. Se, infatti, non si provvede con urgenza a mandare una nave-dissalatore, mentre si avviano i lavori per installare un dissalatore a Porto Empedocle, sarà un disastro. Nel mese di gennaio scorso, finita la stagione delle piogge, era chiaro a tutti che non si sarebbe arrivati al mese di giugno con le scorte di acqua. Eppure, nessuno ha fatto nulla. Nel Consiglio comunale aperto di Agrigento l’assessore Di Mauro ha comunicato, sostanzialmente, che in programma per l’emergenza idrica non c’è nulla: qualche autobotte, qualche pozzo e una discussione su un ipotetico finanziamento del progetto per il dissalatore. Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che il Sindaco piuttosto che ribellarsi di fronte al nulla ha persino ringraziato il Presidente della Regione. A questo punto, il Cartello Sociale fa appello a tutti i Sindaci di schierarsi con i cittadini abbandonando la propria casacca politica mettendosi alla testa di un movimento che solleciti il governo regionale di farsi carico di mandare una nave-dissalatore per l’emergenza nelle more che sempre con le risorse della protezione civile si costruisca un dissalatore a Porto Empedocle. Del resto è fin troppo chiaro che le piogge anche per il futuro saranno sempre di meno. Se non dovessero essere prese tali decisioni, chi governa oggi da domani diventa complice di questo disastro”.