L’ex sindaco di Agrigento, Calogero Sodano, ha scritto una lettera al questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, e lo ha invitato accoratamente a garantire il rispetto e la pratica delle tradizioni storiche popolari in occasione della prossima festa di San Calogero in città. Sodano premette che già la Chiesa ha vietato il caratteristico lancio del pane benedetto dei fedeli verso San Calogero, un rito che affonda le sue radici nella storia del Santo vagante in città per chiedere l’elemosina. E la gente, per paura del contagio di una pestilenza in corso, gli lanciava il pane per i bisognosi e per i poveri dai balconi o dalle finestre. Come se non bastasse – aggiunge Sodano – l’anno scorso il questore poi trasferito, tramite una catena di poliziotti, ha imposto il divieto di accesso alla scalinata innanzi al santuario a tutti i devoti, e ha anche vietato che si arrampicassero sulla statua per baciarla, un altro aspetto storicamente molto caratteristico della festa, a testimonianza della gratitudine del popolo agrigentino verso San Calogero. E quindi Sodano, rivolgendosi al questore Palumbo, conclude: “La prego sommessamente di non interrompere le nostre più sentite tradizioni e lasciare che il popolo abbracci e manifesti tutto il suo affetto a San Calogero. Sono estremamente convinto, avendo sentito alcune sue dichiarazioni, che ella vorrà far continuare le tradizioni degli agrigentini e non interromperle”.