La Procura di Palermo ha disposto il giudizio immediato a carico di Martina Gentile, imputata di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena a Matteo Messina Denaro. I dettagli.
Ritenendo ricorrente l’evidenza della prova, i pubblici ministeri della Procura antimafia di Palermo, Gianluca De Leo e Piero Padova, hanno disposto, con l’ok del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, il giudizio immediato, ovvero subito il processo scavalcando il filtro dell’udienza preliminare, a carico dell’insegnante Martina Gentile, 32 anni, di Campobello di Mazara, figlia della presunta amante di Matteo Messina Denaro, Laura Bonafede, 56 anni, arrestata ai domiciliari lo scorso 5 dicembre per favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena. Le due donne sarebbero state funzionali agli interessi e alle necessità di Matteo Messina Denaro latitante, e il legame tra i tre sarebbe stato tale da essere da loro stesso definito: “Siamo come una famiglia”. A testimonianza dell’intenso e familiare rapporto tra i tre vi sono diverse circostanze. Ad esempio alle ore 10:59 del 17 dicembre 2022 un’Alfa Romeo Giulietta di colore nero transita in via Roma a Campobello di Mazara. Al volante è Matteo Messina Denaro. Ai civici 187 e 191 abitano Laura Bonafede e la figlia Martina. Messina Denaro rallenta. Dall’abitazione esce Martina. L’automobile svolta per via Dante Alighieri, gira l’isolato, e ritorna un minuto dopo in via Roma. Gli sguardi tra Martina e Matteo si incrociano. Secondo la Procura di Palermo non sarebbero stati (perché ve ne sono altri) incontri casuali ma pianificati nella strategia di comunicazione ideata da Messina Denaro. Martina Gentile per consegnare i “pizzini” li avrebbe spesso nascosti nel passeggino con la figlia. Stazione di posta sarebbe stato uno Studio di architettura a Campobello di Mazara dove hanno lavorato sia Martina Gentile che Lorena Lanceri, la presunta vivandiera del boss. Il titolare dello Studio, un ex assessore all’Urbanistica del Comune, non sarebbe stato a conoscenza di ciò. Nel covo di Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara è stato trovato un calendario in cui, accanto ad alcune date, sono stati disegnati dei pallini. Sarebbero i giorni stabiliti per lo “scambio” della posta. I Carabinieri, infatti, hanno incrociato le date con le lettere e il diario trovati a casa di Laura Bonafede. Nelle lettere a Messina Denaro, Martina Gentile si firma come “Tan o Tany”. In un appunto Messina Denaro ha scritto di avere inviato una lettera l’11 aprile 2022, tramite “Lest” (uno dei nomi in codice della “postina” Lorena Lanceri) a “cugino” (ovvero Laura Bonafede) e a “Tan”. Messina Denaro ha conservato un diario, con sulla copertina un quadro di Van Gogh (il suo pittore preferito), su cui ha appuntato soprattutto riflessioni personali e confidenze intime. Gli è stato regalato nel gennaio 2013 da madre e figlia, Laura e Martina, che vi hanno apposto una dedica: “20 gennaio 2013… per te e i tuoi pensieri.. da me e Tan”. Testimonianza del legame tra i tre sono anche degli appunti di spesa di Messina Denaro: nei mesi di giugno e agosto del 2022 “LAU REGA” e “REGALO PULC”. Si tratterebbe di soldi per acquistare regali di compleanno a Laura, nata a giugno, e a Martina, indicata anche come “Pulce”, nata ad agosto, alla quale il boss ha anche regalato una collana Bulgari di 2.300 euro per la figlia piccola di lei, la bimba, che Messina Denaro indica come “Cromatuccia”, perché lei, la madre, Martina, è “Cromatina” (altro nome in codice). E lei, Martina, ha inviato alla madre la foto della collana… E dopo avere ricevuto un libro in regalo da Laura e Martina, Matteo Messina Denaro annota e scrive: “E’ un regalo da due miei affetti, che stimo, che hanno fatto parte di me e che, soprattutto, voglio infinitamente bene, più della mia vita”. E Messina Denaro è spesso a cena a casa di Lorena Lanceri, nome in codice “Tramite”. E Martina Gentile scrive a Matteo: “Chiedo ogni volta al ‘Tramite’ cosa ha mangiato la sera prima, mi fa sentire in qualche modo più vicina a te. E’ l’unica persona con cui parlo più liberamente, con cui sono più me stessa”. E la Procura di Palermo, nell’ordinanza di custodia cautelare a carico di Martina Gentile, tra l’altro sottolinea: “Il livello di fiducia riposto da Messina Denaro nella giovane donna, depositaria di notizie riservate sulla latitanza, l’altissima considerazione sulle sue qualità, l’orgoglio per le convinzioni mafiose che la donna aveva anche pubblicamente manifestato, sono tutti indici che consentono di ritenere certa la conoscenza da parte della Gentile di ulteriori luoghi, persone, dinamiche attinenti alla sfera più intima e complice della latitanza di Messina Denaro”.