Un agente di polizia penitenziaria e un infermiere dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina sarebbero stati i corrieri di sostanze stupefacenti e cellulari all’interno del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. Entrambi sono stati arrestati ai domiciliari nell’ambito delle inchieste che hanno condotto alla maxi-operazione antidroga di ieri con 112 arresti. Il poliziotto Francesco La Malfa e l’infermiere Enrico Pagano, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, avrebbero reso meno invalicabili i confini del carcere. Secondo quanto raccontato da alcuni collaboratori della giustizia, sarebbe stato Iannello a consegnare la droga all’agente di polizia penitenziaria fuori dal carcere e a ricevere da parte dei parenti dei detenuti i pagamenti delle dosi delle sostanze stupefacenti. I prezzi sarebbero stati fuori dal mercato: 30 euro al grammo per hashish e marijuana e 150 euro al grammo per la cocaina. In totale, ogni settimana, avrebbero varcato le mura del carcere circa 300 grammi di marijuana e hashish e più o meno 30 grammi di cocaina, nascosti dentro pacchetti di sigarette ben sigillati.