È stato un incontro molto produttivo quello svolto mercoledì 15 maggio nella Sala Tatarella, presso la Camera dei Deputati, tra i rappresentanti del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani e quelli delle istituzioni. Per il CAMI erano presenti oltre al presidente del Consorzio Gianpaolo Ghilardotti (Foodlab), e al vicepresidente Riccardo Massetti (SQS Network sas), gli altri tre soci fondatori, ovvero Antonio Mancuso (Sicily Food), delegato a curare i rapporti istituzionali in Italia e in Europa, Davide Brebbia (Starlaks) e Luigi Paolo Mondini (Agroittica). Diversi gli spunti che sono stati colti dai rappresentanti del Parlamento e del Governo. Molti altri invece sono stati anche suggeriti dagli stessi, come l’invito fatto dal presidente della commissione bicamerale sulla Semplificazione Saverio Romano, in passato anche ministro dell’Agricoltura, che ha invitato i rappresentanti del CAMI ad inserirsi nella filiera della semplificazione agricola già collaudata e ben funzionante. Il ministro Adolfo Urso, che non ha potuto essere presente fisicamente per sopravvenuti motivi istituzionali, ha affidato il suo messaggio al dott. Giacomo Vigna, della Direzione generale del MIMIT. “Ringrazio il Presidente Ghilardotti e Antonio Mancuso per l’invito e saluto la prestigiosa platea, a partire dall’onorevole Pisano e l’onorevole Romano, scusandomi di non poter essere con voi a causa di impegni istituzionali. Rivolgo un plauso ai fondatori del Consorzio che hanno investito nella valorizzazione del salmone lavorato così da promuovere e difendere gli alti standard produttivi di un comparto in crescita a livello nazionale e internazionale. Grazie all’operato del CAMI, i consumatori oggi hanno la certezza di acquistare un prodotto autentico, tracciabile e di alta qualità che porta con sé l’eccellenza. Attraverso controlli costanti e trasparenti, il Consorzio assicura che il salmone Made in Italy mantenga le sue caratteristiche distintive e la sua identità unica, ora certificata a beneficio di ogni consumatore. Questa industria si sta sviluppando non solo grazie agli allevamenti particolarmente curati e innovativi, ma anche grazie alla capacità di trasformare la materia prima in una grande varietà di prodotti. L’arte dell’affumicatura nel nostro Paese viene eseguita con grande maestria, utilizzando legni pregiati e tecniche tradizionali così da portare sulle tavole un altro prodotto sano, dal sapore unico e raffinato. La vostra iniziativa è un esempio della volontà di imprenditori illuminati che intendono condividere le loro esperienze così da valorizzare gli alimenti assicurando tracciabilità, sicurezza alimentare, sostenibilità e attenzione al benessere animale. Il vostro operato è in linea con quanto sta facendo il Governo: insieme a tanti imprenditori illuminati vogliamo sostenere lo sviluppo di tante filiere che, con l’arte del mestiere e l’eccellenza della materia prima, regalano nuovi successi all’Italia nel mondo.” Ma il direttore Vigna è andato oltre e nel suo intervento ha parlato della possibilità d’inserimento degli affumicatori del CAMI nel tavolo dell’Agroindustria con i ministri Urso e Lollobrigida, ma non solo. Nel lavoro vanno inseriti anche il ministro della commercializzazione degli Esteri e della Sanità, perché insieme si deve portare avanti una politica di sostegno alle imprese virtuose con regole uguali sia a livello nazionale che internazionale. Per questo si devono formare al più presto dei gruppi di lavoro che possano contribuire a predisporre dei progetti da presentare al tavolo dei ministeri coinvolti. Parole? Decisamente no. Il dott. Vigna ha già chiesto e ottenuto da Antonio Mancuso una videoconferenza con i rappresentanti del CAMI, per concordare insieme un piano di lavoro da avviare al più presto. Soddisfazione per il grande risultato ottenuto è stata espressa dall’on. Calogero Pisano, promotore dell’evento, e dai rappresentanti del CAMI presenti all’incontro, a cominciare dal presidente Giampaolo Ghilardotti e da Antonio Mancuso, delegato ai rapporti istituzionali in Italia e in Europa e primo sostenitore dell’iniziativa e della necessità del coinvolgimento delle istituzioni nel sostegno della filiera il quale ha commentato: “CAMI si è attivato, a fianco dell’associazione europea ESSA, per far si che a Bruxelles in commissione ENVI prima, e in Parlamento poi, venisse rigettato il tentativo promosso dai deputati polacchi, di bloccare la proposta sulle norme di igiene alimentare per i prodotti di origine animale. L’atto delegato, in vigore dal 9 maggio scorso, permetterà di garantire ulteriormente la sicurezza dei consumatori, la trasparenza e la concorrenza leale, regolamentando i tempi e le temperature di congelamento del salmone affumicato. Il nuovo regolamento, di fatto, impedirà ai polacchi di indicare la dicitura prodotto fresco anzichè quella di decongelato sulle confezioni vendute nel mercato italiano. Come abbiamo dichiarato alla Camera dei Deputati questo è stato il primo obiettivo portato a segno. Nei prossimi mesi ce ne saranno altri. La Mission del Consorzio è portare chiarezza e trasparenza in questo settore. Desidero esprimere un ringraziamento speciale – conclude Antonio Mancuso – a tutti i membri del Governo per aver creduto nel nostro progetto e per averci supportato nelle nostre azioni a Bruxelles”.