Nell’ambito dell’inchiesta e del relativo processo a carico del medico di Campobello di Mazara, Alfonso Tumbarello, ovvero colui che avrebbe firmato le prescrizioni sanitarie e le ricette a Matteo Messina Denaro durante la latitanza e la malattia, il pubblico ministero Gianluca De Leo ha prodotto in udienza un certificato medico firmato da Tumbarello per Andrea Bonafede, colui che avrebbe prestato l’identità a Messina Denaro almeno dal 2020 fino all’arresto. Il certificato medico, del giugno 2020, attestava un infortunio al ginocchio, e servì a Bonafede per giustificare l’assenza dal lavoro. E dunque il pubblico ministero De Leo spiega: “Il dottor Tumbarello sostiene di avere firmato documenti sanitari sempre per Bonafede ignorando che si trattasse di un tramite di Messina Denaro. E allora perché non vi sono altri certificati medici per assenza dal lavoro quando Bonafede, malato di cancro, si è sottoposto ad esami, ricoveri, interventi chirurgici e chemioterapia? La risposta è che in realtà il dottore sapeva benissimo che il geometra era in buona salute e che non si era sottoposto ad alcuna cura, e che il vero paziente oncologico era Messina Denaro”.